Milinkovic ha stregato Pioli: il serbo sempre più titolare

Tra i giocatori arrivati in questa seessione di mercato Sergej Milinkovic-Savic è indubbiamente quello che si è messo maggiormente in evidenza fino ad ora.

Il serbo, al centro di un’estenuante duello di mercato con la Fiorentina vinto al photofinish grazie alla volontà del calciatore, ha trascorso le prime partite guardando dalla panchina o subentrando per giocare piccoli spezzoni di gara. Rapidamente però, complici anche le non brillantissime prestazioni di alcuni componenti della squadra, Pioli ha iniziato a schierarlo traendo soltanto benefici.

FISICITA’, TECNICA E INTELLIGENZA TATTICA- Con Milinkovic in campo (preferisce essere chiamato semplicemente con il primo cognome) la Lazio ci ha guadagnato sotto diversi punti di vista: quasi tutti i palloni aerei sono suoi e il suo lavoro permette alla squadra di salire e respirare anche nei momenti di affanno. Sergej, tuttavia, non è soltanto un calciatore dotato fisicamente: a dispetto delle lunghe leve, il ragazzo possiede ottimi piedi, una qualità che gli permette di difendere e lavorare bene il pallone per i compagni. Per quanto a volte possa sembrare macchinoso, l’ex Genk possiede intuizioni estemporanee che gli consentono di creare situazioni pericolose per i compagni o arrivare al tiro, altro fondamentale in cui è particolarmente bravo. Sorprendente poi è la calma con cui affronta le situazioni più difficili: bisogna ricordarsi che è sempre soltanto un classe ’95!

DETERMINANTE – Con il Dnipro, alla prima da titolare, Sergej ha potuto esultare per il primo gol in biancoceleste., Anche ieri è stato determinante, andandosi a guadagnare il fallo dal limite dell’area da cui è nato il gol delL’1-2 di Parolo. Come riporta il Tempo, l’acquisto fatto dalla società inizia a dare l’esito sperato e a legittimare l’investimento di quasi 10 milioni spesi (ritenuti eccessivi da molti addetti ai lavori) per il campione del mondo under 20, eletto miglior giocatore del torneo. La Lazio del futuro riparte dal giovane Sergej.