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Milinkovic-Savic Sergente della Lazio: il retroscena sulla nascita del soprannome
Sergej Milinkovic-Savic è sicuramente uno degli uomini copertina della Lazio, ma il Sergente domina anche sui social network
Leader vero, in campo e fuori. Sergej Milinkovic-Savic è il Sergente dei tifosi della Lazio e i gradi se li è guadagnati sul campo con sudore e sacrificio. Oggi è mister 100 milioni ma quando è arrivato a Roma non c’erano grande aspettative su di lui, anzi, aleggiava un velo di scetticismo tipico per i nuovi acquisti della Lazio.
Ora è uno dei migliori centrocampisti del mondo: segna quando serve (4 gol) e sa quando ispirare (6 assist) ma soprattutto si mette al servizio della squadra lavorando da mediano e macinando chilometri più di qualsiasi altro compagno (media di 11,258 a partita). Ieri ha ricevuto il premio come MVP della Serie A per il mese di gennaio ed è sempre al serbo che finisce la fascia di capitano quando Immobile viene sostituito o non c’è.
Come ricorda Il Corriere dello Sport, oltre a diventare un top player, Sergej è diventato per tutti il Sergente, il comandante della mediana della Lazio che sa prendere in mano la squadra e trascinarla alla vittoria. Arrivato quasi a 500 mila follower su Instagram, il serbo ha un modo tutto suo di comunicare da quando si è affidato alla Pop Sports, un’agenzia specializzata che conta tra le sue fila diversi giocatori della Serie A.
Francesco Facchinetti e Francesco Pivetti (fondatori dell’agenzia) raccontano: «È stato il primo a darci fiducia anche se all’inizio era scettico». Il primo approccio infatti non è stato soft: tutto nasce dal novembre del 2019 quando la Lazio pre lockdown fa visita al Milan a San Siro dove non vinceva da 30 anni. Prima della gara, il Sergente scrive sul suo profilo: «Ho ricevuto ordini dall’alto. Domani dobbiamo usare tutte le armi che abbiamo per espugnare il Meazza. Vincere è l’unica opzione». I due fondatori raccontano: «Lo abbiamo incontrato in hotel e gli abbiamo detto: “Domani vincerete e posteremo la missione compiuta del sergente. Se non accade puoi subito licenziarci». Dopo la gara ci ha detto: «”Voi siete pazzi, ma avete vinto la scommessa”. Da quel momento ha iniziato a divertirsi e non ci siamo più fermati». E ora il Sergente domina in campo e fuori.