2014
Mimun: “Non c’è scritto da nessuna parte che la Roma arrivi prima della Lazio”
Ai microfoni di laziopress.it ha parlato in esclusiva il direttore del Tg5, tifoso biancoceleste, Clemente Mimun. Di seguito l’intervista completa.
Iniziamo dal presente. Sabato sera la lazio se la vedrà con la Juventus. Che gara si aspetta?
“Sarà una gara importante. Noi abbiamo ottimi mezzi a disposizione e mi auguro, in una stagione così equilibrata, di vedere una bella partita e di provare a vincerla. Sono convinto che si possa perdere ad Empoli, ma anche vincere contro la Juve. Siamo una squadra un pò pazza, potremmo farcela. La cosa di cui non mi importa nulla è il possibile aiuto, o meno alla Roma. Non c’è scritto da nessuna parte che i giallorossi, quest’anno, arrivino prima della Lazio. Tutto dipende soltanto da noi. Giocare con la Juve senza provare a vincere significa essere condannati a perdere. Chi non risica non rosica, e non possiamo far altro che provarci”.
In occasione di Lazio-Juve l’Olimpico promette spettacolo. Tanta gente tornerà allo stadio. Cosa si dovrebbe fare per avere sempre lo stadio pieno?
“Ci mancherebbe altro che in un big match simile l’Olimpico fosse semivuoto. Senza dubbio i risultati aiutano. Ovviamente quando noi tifosi vediamo una squadra coesa, che anche se perde da tutto in campo, siamo più invogliati. Nonostante partite sciagurate come Empoli o sfortunate come quella contro il Genova, noi siamo ancora lì. Sono convinto che possiamo fare ancora bene. La terza forza del campionato, e non è detto che non possa essere la seconda, viene fuori tra Lazio e Napoli. Mancini sicuramente farà giocare meglio questa Inter, ma sono convinto che sia una squadra creata male. Gli invidio soltanto Icardi, anche se comunque io schiererei sempre Djordjevic con Keita, e se sta bene Mauri, che è il vero leader di questa squadra”.
Probabilmente nessuno si aspettava una Lazio così grintosa. Lei che idea si è fatto della squadra e di mister Pioli?
“La squadra mi piace molto. Per quanto riguarda il mister devo dire che Pioli ci ha fatto vedere delle bellissime partite e poi anche gare in cui avremmo immaginato formazioni diverse dall’inizio o cambi diversi in corso di gara. Quindi sul tecnico ho soltanto la certezza che si tratti di una brava persona e che lavora molto sul campo, che tra l’altro è quello che deve fare un allenatore. Sulle strategie vincenti o meno invece ho ancora qualche dubbio. Si tratta di un tecnico che non ha mai allenato in un grande club. Noi siamo un piccolo grande club, nel senso che abbiamo dei buoni giocatori, una lunga tradizione e grande ambizione. Certo non abbiamo vinto chissà quanti scudetti, ma siamo una piazza importante. E’ una società abituata anche a tanti problemi e tante magagne. Speriamo che Pioli riesca a trovare la sintonia perfetta anche con il pubblico e che dimostri un pò di coraggio. Si può anche sbagliare, ma comunque si deve osare. Ad oggi promuovo sicuramente la squadra e la società per gli acquisti. Per quanto riguarda il tecnico direi di aspettare ancora un pò, sembra buono ma attendiamo. Fermo restando che non ha bisogno del mio giudizio”.
A proposito di acquisti. Il mercato estivo ha portato alla lazio ottimi giocatori. Lei crede che si debba comunque intervenire anche a gennaio per rinforzare questa rosa?
“I migliori acquisti di questa estate sono stati a mio avviso Djordjevic e Gentiletti, del quale la Lazio, per sfortuna, non può disporre. E’ una stagione bizzarra questa, con moltissimi infortuni muscolari, anche per gli altri club, e non si capisce il perchè. Per quanto riguarda il mercato di gennaio penso che la Lazio dovrebbe cedere prima per poi comprare. Ci sono calciatori importanti, come Gonzalez o Ledesma, che non rientrano nel progetto di questo tecnico. Non vorrei mai che andassero via, ma volendo loro molto bene ed essendo molto riconoscente per quello che hanno dato a questa società, a malincuore, preferirei che fossero ceduti per poter giocare ed essere contenti. Fatto questo sono convinto che la Lazio debba rinforzarsi sia in difesa che in attacco, per avere un’arma in più anche in fase offensiva”.
Keita rientra da un infortunio e potrebbe scendere in campo già dal primo minuto contro la Juventus. A prescindere dallo stop forzato però, Pioli sembrava preferire Felipe Anderson.
“Sbagliava. Sono dell’idea che abbiamo dei giovani bravi che si sono fatti valere con la Primavera ed è da loro che dobbiamo partire, per pensare anche al futuro. Un tempo la Lazio, per rinforzarsi, guardava prima in casa sua che sul mercato. Oggi questo quasi non accade più. Se non arriva qualche presunto campione straniero non si è felici. Gli stranieri costano forse meno dal punto di vista dell’acquisto e anche dell’ingaggio. Ormai il campionato italiano è formato al 50% da stranieri e al 50% da italiani. E questo si rispecchia poi sulla nostra Nazionale. Si dovrebbe arrivare al 75% di italiani e la restante parte di stranieri”.
Ultima domanda. Per lo scudetto è ancora favorita la Juventus oppure la Roma la preoccupa?
“Non sono assolutamente preoccupato. Sarò sicuramente un pò bizzarro, ma se non fosse per gli sfottò che non sopporto, quasi preferirei che lo vincesse qualcun’altro che non fosse sempre la solita Juve. Obiettivamente però la Juventus è la formazione più forte di tutte e penso che riuscirà a vincere anche con Allegri. La Roma è forte, ma anche loro hanno avuto a che fare con qualche infortunio di troppo. Noi dobbiamo guardare a noi e spingere il più possibile. Dovremmo sempre vincere in casa e mai perdere in trasferta. Dobbiamo giocarcele tutte e mai scendere in campo con un atteggiamento remissivo o di attesa, perchè mentre tu aspetti gli altri ti hanno fatto 2 gol. La Juve verrà qui convinta di poterci imporre il suo gioco. Io proverei a spaventarla”.