Mimun (Tg5): «Supercoppa? La Juventus non sentiva la partita. Nel 2000 dissi a Cragnotti...» - Lazio News 24
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Mimun (Tg5): «Supercoppa? La Juventus non sentiva la partita. Nel 2000 dissi a Cragnotti…»

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Il direttore del Tg5 e grande tifoso laziale, Clemente Mimun, ha fatto il punto della situazione sull’avvio di stagione, sul mercato e su alcuni giocatori capitolini

Clemente Mimun, direttore del Tg5 e grande tifoso laziale, intervenuto ai microfoni di Elle Radio, ha commentato in questo modo l’avvio di stagione, i colpi di mercato e alcuni dei giocatori maggiormente rappresentativi della formazione di Inzaghi«La Supercoppa è una partita giocata solo per i quattrini, la Juventus ha vinto tutto e non sentivo molto la partita. Il gol di Murgia è stato però un momento emozionantissimo, e sono stato molto felice perché la squadra ha dimostrato di avere le «palle». Noi siamo concreti, la Roma è più “Schick” anche se non capisco questi giocatori quando saranno pagati».

CALCIOMERCATO«Spero arrivi qualche giocatore decente per rinforzare la rosa, Paletta è un giocatore di media importanza e se venisse alla Lazio dovrebbe ringraziare, può restare a Milano se non è convinto. Purtroppo di fronte a quell’offerta tenere Hoedt non era più possibile, bisogna rispettare i vincoli di bilancio. Abbiamo un grande allenatore come Inzaghi, un grande direttore sportivo come Tare e si può avere fiducia, è paradossale che alcuni esuberi rifiutino destinazioni che sarebbero più che adeguate, come Kishna».

KEITA«Si rischia che l’unico felice sia Keita, inventandosi un mal di pancia a settimana. Il calcio professionistico è come la politica, è inutile aspettarsi riconoscenza. Se Keita però non capirà come si sta al mondo rischia di fare la fine di talenti di grande livello che non hanno espresso il loro potenziale, come Cassano».

GIOCATORI DECISIVI«Lulic per la qualità e la potenza, rappresenta benissimo la Lazio e la sua storia, perché può fare cose fantastiche e vivere giornate difficili. Poi indubbiamente Milinkovic-Savic e Immobile».

RICORDI – «Il giorno più bello è sicuramente quello del secondo Scudetto. C’ero anche nel ’74, quando vidi una partita prima in una curva e poi nell’altra, si poteva cambiare settore tranquillamente. Nel 2000 dissi a Cragnotti di far giocare gli Allievi, perché ormai pensavo ce l’avessero rubata, invece poi arrivarono le incredibili notizie di Perugia, inizialmente non arrivava la radio dagli altoparlanti. Secondo me i giorni migliori comunque devono ancora arrivare, sono sicuro che presto ne vinceremo un altro».

SCUDETTO«Se non lo vinciamo noi, visto che è un po’ complicato, spero che sia il Napoli a vincere lo Scudetto. Il calcio migliore in Italia lo fanno vedere Sarri e Simone Inzaghi».

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