2014
Mini rivoluzione in difesa: contro il Cesena pronti Gentiletti e Braafheid
Due novità senza fare la rivoluzione. Perché la difesa della Lazio potrebbe cambiare faccia in due ruoli su quattro, ma in questo caso il k.o. col Milan incide poco. I disagi della retroguardia di Pioli nel debutto di San Siro non hanno mietuto vittime. Santiago Gentiletti ed Edson Braafheid sono in rampa per giocare da titolari nella gara di domenica contro il Cesena, nell’esordio casalingo in campionato. Due innesti che si ricollegano a ragioni diverse. Per entrambi sarà la prima volta in serie A. L’argentino, ingaggiato a fine agosto per blindare nel mezzo la retroguardia e per chiudere di fatto una campagna di mercato all’insegna della ricerca dei difensore centrali. Dal tormentone Astori all’arrivo di Gentiletti. Il difensore ex San Lorenzo non era stato ritenuto ancora pronto per giocare dall’inizio a Milano ed ha visto la prima di campionato dalla panchina. Come l’olandese, che è in preallarme per sostituire Radu, alle prese con un’elongazione muscolare all’adduttore destro. Il romeno è in forte dubbio per domenica, il suo recupero resterà appeso sino alla vigilia della partita col Cesena. Nel frattempo, Braafheid scalda il motore nella scia della credibilità che ha saputo conquistarsi in questo avvio di stagione. Come riporta La Gazzetta dello Sport, sabato, nel test di Formello a ranghi misti con la Primavera, Pioli ha inserito tutti e due nell’assetto difensivo, che era molto sperimentale anche per le assenze dei nazionali Basta e De Vrij (rimpiazzati nell’occasione da Konko e Novaretti) ma svelava una traccia da sviluppare in vista della sfida contro il Cesena con la presenza dei due rinforzi. Santiago Gentiletti, 29 anni, è arrivato dal club che da sempre attira le simpatie di Papa Francesco, il San Lorenzo. Con quella maglia ha vinto, alla vigilia di Ferragosto, la Coppa Libertadores, che corrisponde alla Champions del Sud America. Un successo storico per la formazione argentina che aveva trovato in Gentiletti uno dei suo leader: per carattere e qualità tecniche. É stato espressamente indicato da Pioli per integrare le caratteristiche di un reparto riedificato dopo le partenze di Biava e Dias. L’esperienza e le sue doti in marcatura, da verificare comunque nella tonnara del campionato italiano, ne hanno suggerito l’ingaggio anche perché ritenute in grado di ben compenetrarsi con quelle dell’altro centrale, il rampante De Vrij. Tanta curiosità per vedere all’opera Gentiletti da parte dei tifosi dopo un’estate tra tante ansie di mercato per arrivare ai nomi giusti per la coppia dei centrali. A differenza di Gentiletti, non ci sono stati squilli di tromba appena Edson Braafheid è giunto a Formello. Anzi, il suo approdo in casa biancoceleste è passato inosservato, o quasi. Aggregato sin dai test prima del ritiro come elemento in prova. La preparazione di Auronzo come test per valutare la sua affibabilità dopo una stagione senza partite con l’Hoffenheim, in Germania. Ma già dal primo di giorno di lavoro il 31enne olandese ha fatto di tutto per rendersi utile a Pioli. Un esterno pronto a giocare anche al centro della retroguardia. Con la forza di trascorsi rilevanti, oltre che in Olanda (Twente prima di tutto), Germania (anche Bayern Monaco) e Scozia (Celtic). Ma nella sua carriera risplende pure una finale mondiale, quella del 2010, contro la Spagna, quando venne chiamato in causa al termine del primo tempo supplementare. Ora, Braafheid cerca una chance nel campionato italiano. La sua presentazione è avvenuta insieme con quella di Gentiletti, prima della gara col Milan. Entrambi hanno sottolineato la voglia di vincere con la maglia della Lazio. Un desiderio da accendere già dalla partita col Cesena, per la la prima vittoria in campionato.