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On. Morassut: «Flaminio? Situazione difficile. Spero in questa cosa»

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On. Morassut: «Flaminio? Situazione difficile. Spero in questa cosa». Le parole dell’onorevole in merito al progetto della Lazio

Intervenuto durante l’evento Lo Stadio Flaminio al centro di una visione strategica dello sport a Roma, l’Onorevole Roberto Morassut ha parlato del progetto che la Lazio ha in mente per lo Stadio Flaminio. Queste le sue parole:

PAROLE – «La soluzione del Flaminio è sempre stata molto difficile. So che l’Assessore Onorato sul tema dell’impiantistica sta lavorando molto sugli impianti e di rimessa in ordine. Al Flaminio siamo affezionati, è un segno storico della città. Si pensi che il giorno della Liberazione di Roma (4 giugno ’44) si svolse la semifinale del torneo interregionale di calcio e alle 1,  mentre tedeschi e partigiani si scontravano a Ponte Milvio, c’era Roma-Alma Mater al Flaminio. Il patrimonio bello bisogna mantenerlo, ho un’idea un po’ eterodossa sullo stadio e rispetto le decisioni dell’amministrazione e non ho nulla da dire per la decisione su Pietralata. Avere troppo impianti per il calcio, però, la città può non sostenerli e rischiamo in futuro di avere un Flaminio in decadimento e un Olimpico in sfacelo. Con la metro C l’Olimpico si collegherà. Il tema dello stadio di proprietà si potrà risolvere usando quello che c’è già, non so la Lazio che farà.

Sul Flaminio ho avuto la speranza che si potesse imboccare la strada di un restauro conservativo. Si trova in un quartiere in cui si può pensare di fare una grande riqualificazione pubblica con il Flaminio al centro. La demolizione del Flaminio mi provocherebbe un grande dolore, l’alternativa è questa. O lo si conserva, ma non può essere lasciato così, oppure si decide di demolirlo e farne un’altra cosa. Dato che le normative tendono verso la conservazione, si deve fare un progetto di restauro conservativo. Il Flaminio è uno stadio e va usato per questo. Io credo che questi impianti si debbano mantenere in condizioni nuove anche grazie alla nuova tecnologia. Ho l’idea che certi patrimoni pubblici non possono essere condannati al deperimento. Spero che l’assessore Onorato possa affrontare questa questione. Non può andare avanti questa situazione».

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