Archivio

Morrison e Patric, chi? I due nuovi arrivati fanno fatica: la colpa di chi è?

Pubblicato

su

Diciamolo chiaramente: l’ultimo mercato della Lazio non è stato di quelli di ricordare. Nessun colpo di prima fascia, l’arrivo di alcuni buoni giocatori (Matri, Kishna e Milinkovic-Savic) e qualche parametro zero. Nella categoria di questi ultimi rientrano Patric e Ravel Morrison, due calciatori che in questi primi mesi a Formello hanno inciso davvero poco. Eppure nelle amichevoli estive (che a dirla tutta sono state disastrose) i due avevano giocato moltissimi minuti: evidentemente il responso di Pioli non è stato positivo. L’ex laterale del Barça ha davanti a sé nelle gerarchie Basta e Konko, l’inglese una valanga di nomi: Cataldi, Mauri e Felipe Anderson su tutti, giocatori che occupano le zone offensive del centrocampo e che Pioli ha dimostrato di preferire.

Ma allora qual è il problema? Ambientamento complicato? O semplicemente non sono profili da Lazio? Sicuramente non rientra nell’ultimo caso Morrison, che a detta di tutti ha qualità fuori dal comune. Il problema, come spesso indicato dal mister biancoceleste, è il tipo di calcio a cui l’ex West Ham è abituato: nessun movimento senza palla e zero fase difensiva. Ravel sta cercando di apprendere, senza grossi risultati e con qualche “fuga” in patria che in società hanno tutt’altro che gradito. Analogo il caso del “collega” Patric: arrivato per sostituire Cavanda, è diventato addirittura la terza scelta per quanto riguarda il ruolo di terzino destro. Un tempo al Bentegodi, una manciata di minuti a San Siro con l’Inter e soprattutto l’esclusione dalla lista UEFA: questo il misero bottino dello spagnolo.

Dicevamo, di chi é la colpa? Dei due giocatori, dell’allenatore o della società che li ha acquistati? Senza giri di parole si può dare un tirata d’orecchie a Morrison, davvero troppo poco affidabile. Le continue fughe in Inghilterra sono inspiegabili. E poi, se fosse così bravo come si dice, perché mai Pioli non dovrebbe affidarsi a lui? Evidentemente non è pronto per una grande piazza, d’altronde i numeri parlano chiaro: l’unica stagione importante Ravel l’ha giocata col QPR, in Championship. Per quanto riguarda Patric, probabilmente l’errore è stato commesso dalla società: quando si ha due calciatori comunque importanti come Basta e Konko è difficile che un ragazzo che ha giocato al massimo nella Seconda Divisione spagnola possa imporsi. Un prestito, magari per entrambi (ovviamente in Serie A), potrebbe essere la soluzione giusta. Anche perché tenerli altri sei mesi in panchina sarebbe controproducente.

Gianmarco Liberati – Lazionews24.com 

Exit mobile version