2015

Marchetti aspetta la Lazio: rinnovo o cessione in estate. E Berisha…

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E’ tornato. Ha blindato la porta della Lazio, si è ripreso l’azzurro, convocato dal ct Conte dopo l’infortunio di Perin. Dietro la scalata di Pioli verso la Champions ci sono anche le parate di Federico Marchetti, 32 anni, un solo gol al passivo nelle ultime sei giornate di campionato. L’imbattibilità dura dal 22 febbraio e dal ventiseiesimo del primo tempo della partita con il Palermo, quando era stato bucato da Dybala. Quattro partite e mezzo con la porta chiusa, 424 minuti: insegue se stesso (era arrivato a 545), Felice Pulici e il primato di . Ha stoppato Zaza, è volato sul palo più lontano per sventare il diagonale velenoso di Darmian, ha respinto il colpo di testa ravvicinato di Amauri, ha toccato sul palo il destro volante di Moras. Poche occasioni concesse, tutte neutralizzate. Marchetti è stato sorretto da una difesa bunker, perché all’autorevolezza di Stefan De Vrij, miglior difensore centrale al Mondiale in Brasile, la Lazio ha aggiunto la velocità e la rapidità in marcatura di Mauricio, prelevato a gennaio dallo Sporting Lisbona. Federico è tornato a fare la differenza, come aveva abituato i tifosi biancocelesti sino a due anni fa. Un valore aggiunto fondamentale. Edy Reja, che lo aveva voluto e richiesto dopo il divorzio da Muslera nell’estate 2011, stimava in una decina di punti il suo apporto in classifica. Era mancato nello scorso inverno, ora Pioli se lo gode.

Attesa – Marchetti è di nuovo tornato a buoni livelli e la Lazio si dovrà interrogare su come proseguire il rapporto. Il portiere di Bassano del Grappa è sotto contratto sino al 30 giugno 2016. A un anno dalla scadenza, diventerà obbligatorio discutere il rinnovo. Due possibilità: prolungare e chiudere la carriera in biancoceleste oppure finire sul mercato e progettare un trasferimento in estate. Il futuro di Marchetti è in bilico perché così suggerisce la scadenza contrattuale. Federico e il suo agente, Beppe Bozzo, attendono di essere convocati per un appuntamento da Lotito e dal ds Tare. Il portiere è disponibile al prolungamento. La Lazio lo aveva rilanciato nel 2011 dopo l’anno da fuori-rosa vissuto a Cagliari, la Lazio lo ha sorretto e aiutato, gli è rimasta vicina nel primo semestre del 2014, quando problemi extracalcistici avevano penalizzato in modo evidente il suo rendimento. La società ha intenzione di proporgli un rinnovo, tra aprile e maggio si consumerà l’appuntamento decisivo a Villa San Sebastiano. Questo è uno dei capitoli più delicati da risolvere entro l’inizio dell’estate. L’avvocato Bozzo aveva favorito il suo trasferimento alla Lazio nel 2011 sfruttando la clausola di rescissione di 5,2 milioni di euro (con pagamento triennale) fissata con il Cagliari per far rientrare la vertenza al Collegio Arbitrale. Un investimento riuscito. Ora, però, si tratta di disegnare il futuro. Nel caso in cui Marchetti non rinnovasse, finirebbe sul mercato e il club biancoceleste dovrebbe rimpiazzarlo, prendendo un portiere almeno dello stesso livello.

Scenari – Due anni fa, proprio nei giorni in cui si preparava la finale di Coppa Italia con la Roma, Marchetti era stato avvicinato e affascinato dal corteggiamento del Barcellona. Si trovava in quel periodo al top della forma, era considerato la principale alternativa italiana a Buffon. In epoca più recente il suo nome era stato accostato al Napoli, a cui lo aveva consigliato Edy Reja. Oggi sembra avere meno mercato, ma a giugno non faticherebbe a trovare una collocazione. Inter, Fiorentina e lo stesso Napoli, tanto per restare al campionato italiano, potrebbero essere alla ricerca di un portiere. La priorità di Marchetti resta la Lazio e la priorità della Lazio è ancora Marchetti. Arrivare insieme in Champions faciliterebbe la prosecuzione del rapporto.

Berisha – E invece il portiere albanese accetterebbe di rifare il vice in caso di permanenza di Marchetti? La qualificazione in Champions, pur non avendolo come protagonista, lo convincerebbe a proseguire con la mansione di secondo? Le risposte spettano al diretto interessato, si sarà posto certamente queste domande. Etrit Berisha ha scelto il numero uno sin dal primo giorno d’avventura laziale, era un segnale. Si sente primo e aspetta la promozione, prima o poi dovrà arrivare.
Il futuro si conoscerà da aprile in poi. Il rebus Marchetti innesca il rebus Berisha. La conferma del primo potrebbe spingere il secondo a chiedere la cessione. La Lazio, a questo punto, avrebbe bisogno di un altro vice. Chi? Si tratta di ipotesi, non ci sono piste da seguire. L’argentino Romero ad esempio è in scadenza con la Sampdoria, si libererà a giugno. E’ un nome sul mercato, nulla di più al momento. Gli scenari non sono definiti, ogni mossa sarà decisa a tempo debito. Berisha convive con Marchetti dall’estate 2013, pur di giocare nella Lazio ha accettato il ruolo di vice e ha corso il rischio di beccarsi una squalifica (in precedenza aveva firmato con il Chievo). Lo stop è arrivato nei giorni scorsi, dopo il patteggiamento della pena. I dieci giorni di squalifica terminano a mezzanotte, la condanna era limitata al campionato italiano tant’è che Berisha dal 19 marzo (giorno in cui fu decretato lo stop) è stato sempre a disposizione dell’Albania del cittì De Biasi e oggi sfiderà l’Armenia. Pioli non l’ha potuto convocare per il match con il Verona, lo convocherà in vista di Cagliari. Berisha ha fatto il bravo, non è andato in escandescenza. S’è fatto trovare pronto quando Marchetti è finito ko, ha giocato con continuità da gennaio a giugno 2014. In estate il sorpasso su Marchetti sembrava nell’aria, ma Pioli ha difeso e ha aspettato il titolare. Le ambizioni di Berisha si conoscono, ha compiuto 26 anni, si sente pronto per la promozione. Non ha mai pestato i piedi a Marchetti, ma gli ha messo un po’ di pressione. Berisha si presentò così prima di sbarcare a Roma e Marchetti non era in crisi: «Al momento Marchetti è ovviamente la prima scelta, ma non voglio limitarmi a sedere in panchina. Ci sono molte partite in una stagione e il club ha assicurato che giocherò sia in Europa League che in Coppa Italia. E’ stato importante sentirmelo dire, ho bisogno di giocare partite se voglio continuare a progredire. Inoltre non so cosa accadrà con Marchetti in futuro…». A dicembre, pochi mesi fa, Berisha ha riparlato della sua situazione: «Ho giocato meno di quanto pensassi, ma guardo avanti. Il mio futuro? Ho un contratto che scadrà nel 2017 e voglio rispettarlo. Ma non si può mai avere la certezza del futuro». Berisha ha qualità, le ha dimostrate. Può crescere ancora, in personalità e in prontezza. La Lazio, soprattutto in ottica Champions, avrà bisogno di due portieri pronti, forti, affidabili. Il baby Strakosha cresce, ma non è stato ancora svezzato.

Corriere dello Sport

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