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Multa salata o deferimento: cosa rischia Sarri dopo la sfuriata
Dopo la sfuriata di sabato sera Maurizio Sarri può ricevere o una multa salata oppure una breve squalifica. Le ultime
La sfuriata di Sarri dopo Lazio-Napoli non poteva passare sotto traccia. La Procura Federale ha aperto un fascicolo nei confronti dell’allenatore e ora dovrà esaminare quelle frasi pronunciate ai microfoni di DAZN e Sky. Facendo riferimento all’articolo 23 del Codice di Giustizia sportiva: «Ai soggetti dell’ordinamento federale è fatto divieto di esprimere pubblicamente giudizi o rilievi lesivi della reputazione di persone, di società o di organismi nell’ambito del Coni, della Figc , della Uefa o della Fifa».
Un divieto che va rapportato nel concreto della situazione: «Qualora le dichiarazioni siano idonee a ledere direttamente o indirettamente il prestigio, la reputazione o la credibilità dell’istituzione federale nel suo complesso o di una specifica struttura, all’autore delle dichiarazioni si applica l’ammenda da euro 2.500 a 50mila euro se appartenente alla sfera professionistica». Possibile che il tutto possa risolversi in un patteggiamento e quindi concludersi con una sanzione pecuniaria, ma in ogni caso resta da chiarire il merito delle accuse di sabato sera dopo l’1-2 subito contro il Napoli di Spalletti. Naturalmente c’è anche un’altra strada, quella porta al deferimento, cioè al rinvio a giudizio sportivo con il rischio di una breve squalifica. L’ipotesi più probabile resta comunque quella di una multa salata a carico di Sarri, spiega La Gazzetta dello Sport.