2014

Napoli-Lazio, un tuffo nel passato per Reja

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Domani sera la Lazio sarà di scena al San Paolo di Napoli per i quarti di finale di Coppa Italia. Una gara che ha molteplici significati, sia per Edy Reja che per la Lazio. Il tecnico friulano, come sottolinea Il tempo, ha vissuto nel capoluogo partenopeo quattro stagioni indimenticabili, prendendo la squadra nell’allora Serie C1 fino a riportarla in Serie A nel 2007. Inevitabile che di lui a Napoli conservino un ricordo più che positivo: “Reja resta un amico – spiegò il patron azzurro De Laurentiis dopo l’addio – uno di famiglia, uno che avrà la porta sempre aperta al Napoli”. Ed in effetti visti i buoni rapporti tra i due, ADL, aveva avuto sondato la disponibilità del vecchio Edy per un altro progetto: comprare un club all’estero e metterlo alla guida tecnica. Ma poi è arrivata la nuova chiamata di Lotito e Reja è tornato a Formello.

LE MOTIVAZIONI DELLA LAZIO – La Lazio arriva al San Paolo da campione in carica della Coppa Italia. Sicuramente l’organico biancoceleste non è allo stesso livello della squadra di Benitez, tuttavia in una partita secca non c’è mai un copione già scritto. I motivi per andare avanti in Coppa ci sono: 1) la Lazio detiene il titolo, è una questione di orgoglio. 2) La sfida mette in palio 3 derby in una settimana contro gli odiati rivali della Roma. 3) Andare avanti in Coppa, magari arrivando sino in finale, costituirebbe una chance in più di accedere all’Europa, qualora in campionato le cose non dovessero andare per il verso giusto.

REJA SCORE NEGATIVO AL SAN PAOLO – Reja, intenzionato a schierare i suoi con un ampio turn-over, non ha una tradizione positiva da avversario in casa del Napoli: il friulano è riuscito a battere i partenopei soltanto una volta, quando era alla guida del Vicenza nel lontano 2000. Un’impresa che non è mai riuscita nelle due sfide affrontate da tecnico biancoceleste, in cui ha collezionato una sconfitta e un pareggio (in cui Marchetti fece il fenomeno).

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