2014
Nesta e la Lazio: dopo 12 anni di nuovo insieme
31 agosto 2002: la fine di un’era, di una storia d’amore. Le telefonate, le smentite ed infine, l’amara ufficialità: Alessandro Nesta, romano di nascita, laziale di fede, una bandiera di quelle che oggi se ne vedono poche, non porta più l’aquila sul petto. La disperazione del popolo biancoceleste e anche dello stesso giocatore, che quella maglia l’amava da sempre, come tutta la sua famiglia. “La cessione del nostro capitano, Alessandro Nesta, è un grande sacrificio effettuato per agevolare il riequilibrio finanziario in corso della Società e per garantire alla squadra la necessaria tranquillità per nuove stagioni di successi sempre nell’elite del calcio mondiale. Ad Alessandro un grazie di cuore per tutto quello che ha fatto e dato alla Lazio in questi diciotto anni in maglia biancoceleste. Lui sa che il sacrificio della sua cessione ha soltanto queste giustificazioni di risanamento della Società e io lo ringrazio, a nome di tutti i laziali, per la disponibilità dimostrata. Alessandro Nesta resterà per sempre nel patrimonio della tifoseria biancoceleste”: queste le parole dell’allora presidente Sergio Cragnotti, che non necessitano di ulteriori spiegazioni. Alessandro si è sacrificato per la squadra che amava.
Dopo la disperazione, l’astio. Non tutti hanno voluto accettare questa scelta e tante volte l’ex capitano biancoceleste è stato tacciato come “traditore”, complice anche la sua timidezza, che non lo ha portato a gesti particolarmente affettuosi quando è tornato all’Olimpico, da avversario, con la maglia rossonera. Alessandro però è così: di poche parole, ma di tanto cuore. Tolta la parentesi al Montréal Impact, dove l’ex numero 13 capitolino ha concluso il suo percorso, la sua carriera è stata divisa tra Lazio e Milan. Indubbiamente anche a Milano ha trovato molto affetto e ha avuto la possibilità di vincere ciò che alla Lazio dell’era post Cragnotti non gli sarebbe mai stato concesso: la Champions League. Ma una parte del suo cuore non si è mai allontanata da Formello.
Domenica il big match tra Lazio e Milan: una partita che Alessandro ha giocato tante volte e da tutte e due le parti. Un momento molto delicato per entrambe le squadre: la Lazio del secondo Reja vuole provare a raggiungere nuovamente l’Europa League, il Milan di Seedorf, al momento undicesimo in classifica e con sei punti in meno rispetto al club biancoceleste, cerca di trovare la propria identità. All’andata, a San Siro, alla rete di Kakà aveva risposto Ciani. I mesi sono passati e le squadre hanno bisogno di punti. Alessandro Nesta guarderà la gara con il cuore diviso a metà. Ma si sa che il primo amore non si dimentica mai…
E come tutte le storie romantiche che si rispettino, anche quelle più tormentate, i due amati sono destinati a incontrarsi ancora. Il 12 maggio, in occasione dei 40 anni dal primo scudetto biancoceleste, alla festa “Di padre in figlio” organizzata in particolar modo da Oddi e Wilson, ci sarà anche Alessandro. Finalmente. E tutto il popolo laziale non vede l’ora di riabbracciare il suo grande, immenso Capitano.