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Nigel Gan racconta il suo derby: dalla simulazione di Strootman al triplice fischio, è finalmente festa!
Il viaggio in Thailandia per incontrare i suoi amici laziali, la rabbia per la simulazione di Strootman e la gioia del triplice fischio: Nigel Gan racconta il suo derby
Dal libro «10.000 km per te», allo stendardo presente in Curva Nord, senza dimenticare le iniziative per Chiara Insidioso e la raccolta fondi per i popoli terremotati. Per molti laziali Nigel Gan è ormai un idolo. Il ragazzo di Singapore è in stretto contatto con molti rappresentanti del tifo organizzato biancoceleste, non perde mai l’occasione di tornare a Roma quando ne ha la possibilità. Lazio News 24 ama raccontare ai suoi lettori le esperienze di questi speciali tifosi e, dopo aver testimoniato con le foto i festeggiamenti post derby avvenuti nei locali di Bangkok, ha chiesto al tifoso asiatico di raccontare le sensazioni del suo ultimo viaggio in Thailandia. Ecco le sue parole da leggere tutte d’un fiato:
«Incontrai Ratthawit in aeroporto e ho guidato per 4 ore fino alla stazione balneare di Hua Hin. Recuperato Franco, che pensava io fossi una specie di sequestratore, ho proseguito il viaggio e presi alcune «birre di benvenuto» in un pub locale. In Tv c’era l’A-League: il Sydney FC stava giocando a Perth, e io naturalmente facevo il tifo per la squadra in blu. Avevo il gelato in una mano e la birra in un’altra, la gente mi fissava, qualcuno mi scambò per un povero figlio di p*****a. Presto mi resi conto di essere un ingenuo qualora non avessi visitato la famosa spiaggia di Hua Hin, quindi ho deciso di fare una passeggiata in riva al mare dove era pieno di turisti cinesi che si scattavano selfie. Non so perché Ratthawit abbia afferrato le mie parti intime quando abbiamo scattato una foto insieme. La cena poi era ottima, accompagnata inoltre da numerose birre e risate.
IL GIORNO DEL DERBY – Dato a Franco l’arrivederci, tornai in auto a Bangkok la mattina successiva. Per la cronaca, trovai il cibo tailandese eccezionale, ma estremamente olioso e ricco di carboidrati. Vi ho detto che mangiai scorpioni e vermi come snack? Più tardi invece abbiamo cenato in una pizzeria italiana nel centro della città di Bangkok. Presto giunsero i Laziali, mi sentivo energizzato e pronto a combattere. E’ stato fantastico rivedere i miei buoni e vecchi amici come Vincenzo e Copii che sono grandi Laziali. Anche Talel, il mio compagno d’Australia che vive a Bangkok, è venuto a portare il suo sostegno!
LA PARTITA INIZIA – Indossavo la mia maglietta felpata, la mia solita sciarpa e lo stesso paio di jeans e scarpe che ho messo durante l’ultimo derby. Scrissi a Yudo (routine superstiziosa), ma avevo ancora una sensazione di nervosismo. Restai in piedi, stavo insultando i giocatori della Roma con tutti le imprecazioni italiane che conoscevo. Poi Munzio è arrivato e dal nulla abbiamo segnato!!!! Ci siamo abbracciati, spinti, abbiamo urlato, sembrava di aver appena segnato nella finale di Champion League. La simulazione di Strootman è stata così disgustosa, che preferisco non commentarla qui. 1-1. La frustrazione e la rabbia mi bollivano dentro. Quante volte ancora dobbiamo essere vittime di questi errori dell’arbitro, pensai. Quante rigori dovranno essere assegnati alla Roma, po**a p*****a!
SECONDO TEMPO – Segnammo subito e mi trasformai completamente in un berserk!!! Saltai su Ratthawit e Munzio! Volevo trascinarli con me a terra durante l’esultanza, ma ho finito per cadere sul suolo da solo. Ho gridato: “COME ONNNNNN!” Con tutta la sensazione di ingiustizia che avevo dentro di me, che esplose come un calderone bollente! Sorprendentemente, quando abbiamo segnato il terzo gol, ero invece calmo come un cetriolo. Talel ha supposto forse perché sapevo che la rete stava per arrivare ed era solo una questione di tempo quando avremmo dovuto segnare. E’ finita! Via ai brindisi e alle celebrazioni! Scagliammo per l’ultima volta insulti a Totti, era il tempo di bere fino a tarda notte».