2015

Notte da Premier al San Paolo, e la finale vale fino a 5 milioni

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Il calcio più bello d’Italia prodotto da Pioli, ex difensore di Juve e Fiorentina, l’Intercontinentale vinta nel 1985 accanto a Platini, prima semifinale di Coppa Italia da allenatore. E la squadra più europea del campionato, guidata da Benitez, ex mago di Valencia e Liverpool, l’Europa League alzata con il Chelsea dopo aver portato al successo nel Mondiale per club l’Inter ereditata da Mourinho. Può tentare l’impresa al San Paolo, accompagnato dalla spensieratezza dei suoi giocatori e dall’entusiasmo dei tifosi, eccitati al pensiero del sorpasso sulla Roma. Benitez combatte con gli umori altanelanti di Fuorigrotta: quando è ricominciata l’Europa League, ha perso contatto con il vertice, perdendo quattro partite nelle ultime sette di campionato. Come scrive il Corriere dello sport, appena 7 punti raccolti contro i 21 della Lazio. La Champions è lontana, ma il Napoli si esalta e resta formidabile nella sfida secca, da dentro o fuori. L’1-1 dell’Olimpico rappresenta un vantaggio minimo che può essere capitalizzato da una squadra europea nell’anima, nella concezione e negli uomini. Maggio e Gabbiadini dovrebbero essere gli unici due italiani in formazione. L’ex attaccante della Samp all’andata aveva pareggiato il gol di Klose, che si era aggiudicato il duello con Higuain, riedizione della finale di Rio. Pioli s’aggrappa al tedesco come Benitez all’ex centravanti del Real Madrid, a segno sette volte contro la Lazio. Spettacolo vero sotto la pioggia, ritmo, intensità, le giocate dei campioni. Una partita da Premier, da calcio europeo, si disse, per la mentalità offensiva espressa dalle due squadre.

INTROITI – De Laurentiis ha quasi regalato il biglietto agli abbonati per riempire il San Paolo. Il Napoli ha vinto due delle ultime tre edizioni e vorrebbe ripresentarsi il 7 giugno all’Olimpico. Si pensava ad un altro tipo di stagione, si sognava lo scudetto e il preliminare perso con il Bilbao ha condizionato la partenza, ma in bacheca s’è aggiunta la Supercoppa, piegando a Doha la Juve. La Lazio non è distratta dal campionato. Lotito sogna il tris dopo le Coppe del 2009 e del 2013, immaginando una rivincita con la Juve di Agnelli in Supercoppa, questa volta a Pechino (o Shangai) come impone il contratto Lega. Vale tanto la finale: tra premio, introito al botteghino e l’eventuale Supercoppa si può incassare sino a cinque milioni.

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