2013
Onazi a ruota libera: “Mio padre mi voleva avvocato, ma il Signore aveva già scelto la mia strada. Miglioro grazie alla Lazio”
Eddy Onazi si racconta. Intervenuto in una lunga intervista ai microfoni di Lazio Style Radio, il giovane centrocampista nigeriano ha parlato di sé, delle sue origini, del suo presente con l’Aquila cucita sul petto e su un futuro che si augura pieno di soddisfazioni.
“Ho iniziato da giovane a giocare, anche se mio padre avrebbe voluto che facessi l’ingegnere o l’avvocato – ha spiegato Onazi – Io però amo il calcio fin da bambino. Così mia madre, di nascosto a mio padre, mi disse: “Ti aiuto io a diventare calciatore”. Ero anche bravo a scuola: portavo a casa ottimi risultati. Il Signore però voleva qualcosa di diverso per me. Mio papà non mi ha visto giocare fino al 2009. Non voleva. Io intanto credevo di essere un buon giocatore”.
Prima di diventare l’efficace centrocampista che è diventato (e che può solo migliorare), Onazi ha dovuto compiere diverse tappe. “Ho iniziato in posizione di trequartista per poi passare sulla destra, come terzino. E, dopo un po’, mi hanno detto: “Perché non cominci a giocare in mezzo al campo?”.
E da allora ha potuto raccogliere tantissime soddisfazioni. “La Coppa d’Africa mi ha sicuramente cambiato a livello di mentalità. Ora è molto meglio, giocando spesso. Ogni stagione ha un obiettivo da perseguire, per cui cerco sempre di metterci il 100%. A chi assomiglio? Non posso scegliere un giocatore a cui voglio somigliare, voglio sommare le caratteristiche di più giocatori e metterle insieme per diventare un giocatore migliore. Voglio migliorare tutti gli aspetti, non uno in particolare. Sono giovane e posso farlo: è un processo graduale. Il mio albero è ancora alle radici, sta crescendo pian piano.”
L’approdo in maglia biancoceleste è un gran riconoscimento delle sue capacità. “E’ un’opportunità che mi ha dato Dio quella di star qui con questi ragazzi e grandi giocatori, che mi incoraggiano e mi consigliano, perché sono giovane e cerco di imparare da Klose, Ledesma, Hernanes. Questa è la cosa importante, se ti parlano e ti danno consigli vuol dire che ti considerano. Klose lo guardavo in tv, quando sono arrivato qui e l’ho visto dal vivo ho capito che questa è una grande opportunità. Lo guardo giocare e penso sia fantastico.” Per le ultime giornate di campionato, Onazi predica calma: “Dobbiamo concentrarci per le gare restanti, e pensare alla finale solo quando sarà il momento. Conosco il derby da quando vivevo ancora in Nigera, lì è pieno di laziali!”.
Infine, il giovane centrocampista nigeriano ha parlato delle sue passioni, dalla cucina alla musica, per passare poi alla sua grande fede religiosa. “Non mangio troppo, altrimenti mi sento appesantito. Seguo una dieta precisa. Cosa ascolto? La musica che suono io, il gospel. Suono il piano in chiesa, per me è il massimo perché credo molto in Dio che, sono sicuro aiuterà la Lazio a diventare grande. Ringrazio il Signore ogni secondo perché a lui appartiene la mia vita. Io una bandiera? Succederà con l’aiuto del signore, devo lavorare molto perché ciò succeda”.