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Onazi: «Keita vuole restare, ma la Lazio… Per me invece era il momento di cambiare aria»

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Sei anni con la Lazio e un addio proprio nel momento in cui grazie all’arrivo di Inzaghi, il suo amore con la Lazio avrebbe potuto decollare. Eddy Onazi, in diretta su Radio Incontro Olympia, spende parole di riconoscenza e d’amore senza risparmiare un commento sulla vicenda legata al suo ex compagno di squadra Keita: «Ho parlato con Keita quando ero ancora alla Lazio. Ho capito che c’era qualcosa che non andava. E’ una situazione delicata, e la Lazio deve gestirla bene. Devono sentire lui e il suo procuratore e capire quali sono le loro ragioni. Se perde anche Keita è un grosso problema per la Lazio, però se possono risolvere i suoi malumori bene altrimenti devono lasciarlo andare. Credo tutto sia legato al rinnovo. Se la Lazio facesse l’offerta giusta al giocatore, rinnovando il contratto, sono convinto che Keita rimarrebbe volentieri alla Lazio. E’giovane e anche se ha sbagliato qualche comportamento i compagni capirebbero e Inzaghi è un grande allenatore sarebbe in grado di gestire tutto. Per me era il momento di cambiare aria. Ero alla Lazio da sei anni, un po’ mi è dispiaciuto perché mi sarebbe piaciuto giocare con Inzaghi. Ringrazio molto Tare, la società e i tifosi. Ricordo ancora il ds che mi prese giovanissimo e mi disse diventerai un grande giocatore con la maglia della Lazio. Ho parlato con Inzaghi in estate che mi ha detto di rimanere, ha cercato di convincermi fino all’ultimo, aveva parlato anche con la società per il mio rinnovo contrattuale. Anche Peruzzi ha provato a convincermi, ma io avevo già preso la mia decisione. Non posso dimenticare la Lazio che è tutta la mia vita, Bollini una persona speciale per me. Tiferò sempre Lazio, e un giorno chissà… Ricorderò sempre il mio esordio e la vittoria contro la Roma il 26 maggio oltre all’esordio in Europa. Il mio idolo e il compagno che mi ha dato di più professionalmente è stato Klose insieme a Mauri e Hernanes. Mi hanno dato tantissimo e non posso dimenticarli. Biglia è un grande giocatore, leader dell’Argentina, un punto di riferimento per tutti, quando c’è lui a centrocampo ti senti più tranquillo. La Lazio non può perderlo è quasi insostituibile. Felipe Anderson è un grande talento e può arrivare al livello di Neymar, adesso deve dimostrarlo. Deve essere concentrato ogni partita. Peccato aver perso Candreva ma ci sono questi momenti, non si può tenere un calciatore contro voglia, se con la testa non sei al cento per cento convinto non rendi in campo. Ad esempio Radu è uno che è sempre voluto stare alla Lazio, sono nove anni, lui vuole solo la Lazio per lui il contratto altre situazione, nulla è un problema. Lui sta bene alla Lazio punto. Adesso la Lazio sta migliorando ha comprato grandi giocatori come Immobile, e sono convinto che se arriveranno vittorie i tifosi torneranno allo stadio, senza di loro non c’è calcio. Io, tranne in un episodio, ho sempre avuto un ottimo rapporto con loro. Il mio grande rimpianto con la Lazio è l’Europa League dove siamo stati eliminati con il Fenerbache e io sono stato espulso nella gara di andata. E poi l’eliminazione con il Ludogorets, questi sono due grandi rimpianti. Voglio ringraziare tutti i tifosi della Lazio, non potrò mai dimenticarli. E mi auguro che sia una grande annata per la Lazio». 

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