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Serie A, Orsi: «Ripresa? Poche possibilità. Se il calcio si ferma…»

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Fernando Orsi è intervenuto ai microfoni di Tmw Radio per dire la sua sulla ripresa del campionato di Serie A

L’ex portiere Fernando Orsi, oggi commentatore sportivo, è intervenuto ai microfoni di Tmw Radio. Ecco le sue parole:

«Se gli esperti non dicono niente, non possiamo far altro che sperare che tutto ricominci con la prevenzione degli atleti e di chi gravita intorno a questo mondo. Per fortuna i tamponi sono stati fatti e hanno trovato casi positivi di persone che avrebbero potuto proseguire nel contagio. Il calcio credo abbia tempo fino al 18 maggio per capire, poi credo arriveranno le decisioni. Penso che non ci siano tante possibilità che si riprenda vedendo l’excursus del contagio e come il calcio è stato trattato dal Governo… Ci fossilizziamo solo sui ventidue calciatori della domenica scordandoci che intorno c’è un’intera industria. Il danno è grave, soprattutto per chi lavora a stipendio e ora non può portare a casa soldi, a meno che non siano in cassa integrazione. E parlo dello sport in generale. A settembre poi semmai ci penseranno, ci sarà più tempo per pensare e vedere come si sta propagando il virus… Il calcio non è solo la Serie A, perché i calciatori importanti vengono fuori dalle fondamenta e sono convinto che tante società andranno a sparire. Tantissime. Così tanti lavoratori che guadagnano le mille euro al mese e sono lì da una vita, saranno a spasso. Il calcio è stato affrontato in maniera superficiale, come se fosse la Serie A. Intorno c’è un indotto di milioni di persone che lavorano ed hanno famiglie»

Questione Scudetto – «Se il calcio si ferma, sul campo ci sarà lo stop ma si andrà a giocare in tribunale: arriverebbero ricorsi a cascata. Non so se è l’inizio della fine, ma lo sarà per tante società e per una bella fetta del calcio».

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