Campionato
Pagelle Bologna Lazio: crollano i biancocelesti, si salva solo Acerbi
I voti ed i giudizi ai protagonisti del match valido per la 24ª di Serie A tra biancocelesti e rossoblu: le pagelle di Bologna Lazio
Le pagelle dei protagonisti del match tra Bologna e Lazio, valido per la 24ª giornata del campionato di Serie A.
REINA 5,5 – Solo un intervento, su conclusione di Barrow, parzialmente responsabile in occasione del vantaggio del Bologna, quando respinge sui piedi di Mbaye.
PATRIC 5 – Spesso in affanno contro Barrow, si fa ammonire mettendo in mostra tutti i suoi limiti difensivi. Fuori posizione sul gol di Sansone, quando è troppo lontano dall’attaccante del Bologna bucando l’intervento. (dal 66′ PEREIRA 5,5 – Entra in campo col piglio giusto ma è solo un’illusione. Prova a calciare spesso verso la porta di Skorupski ma viene praticamente sempre murato).
HOEDT 5,5 – Inzaghi lo lancia nuovamente al centro della difesa dirottando Acerbi, e l’olandese sembra cominciare bene il match. Nel secondo tempo cala con tutta la Lazio, quando soffre la velocità di Barrow in occasione del 2-0.
ACERBI 6 – Ok in fase difensiva, pur decentrato rispetto al suo ruolo naturale. Dà il meglio di sè in proiezione offensiva agendo in supporto di Marusic prima e Lulic poi. Non la miglior partita per il centrale biancoceleste, ma decisamente il migliore della retroguardia laziale.
LAZZARI 5,5 – Perde di vista Mbaye sulla respinta di Reina, e per il senegalese è facile metterla dentro a porta vuota. Ci prova con il mancino, ma il tiro è facile da parare per Skorupski. Non il solito motorino sulla fascia, viene sostituito all’intervallo per un infortunio rimediato sul tramonto del primo tempo. (dal 46′ LULIC 5,5 – Utile in fase difensiva, ma mai incisivo in quella offensiva. Non è ancora in forma e si vede. Per il bosniaco 45 minuti quasi anonimi).
MILINKOVIC 5,5 – Vicino al gol fantastico su punizione nel primo tempo quando sfiora l’incrocio, disordinato e a tratti nervoso per tutto il resto della partita. Compleanno amaro per il Sergente, tenuto a bada dal centrocampo bolognese e sulle palle alte dalla difesa di Mihajlovic.
LEIVA 5,5 – Non il solito Lucas al Dall’Ara. Un paio di recuperi e niente più. Accorcia in ritardo sul tiro di Orsolini che porta al gol di Mbaye, è impreciso nella conclusione nel corso del secondo tempo quando calcia alle stelle. (dal 66′ CATALDI 6 – Al suo ingresso gli spazi sono già intasati e il Bologna fa muro, per questo motivo è difficile incidere).
LUIS ALBERTO 5 – Una delle peggiori partite stagionali per lo spagnolo, solitamente fulcro e faro del gioco di Simone Inzaghi. La marcatura di Dominguez è strettissima e non lascia spazio al centrocampista biancoceleste, quasi mai illuminante, spesso impreciso. (dal 76′ CAICEDO 6 – Viene lanciato nella mischia 10 minuti dopo il gol del 2-0, si impegna per agevolare la manovra biancoceleste agendo da pivot, senza incidere come accaduto altre volte nel finale).
MARUSIC 5,5 – Poteva far meglio sul finire di primo tempo, quando calcia debolmente sul primo palo tra le braccia di Skorupski, è responsabile della marcatura su Sansone in occasione del gol del 2-0 del Bologna. Nullo in fase offensiva.
CORREA 5,5 – Si procura il rigore e sembra l’inizio di un match spumeggiante per l’argentino. Da lì in poi è un calando: sciupa un contropiede 3 contro 2 sbagliando il tocco per Luis Alberto, nel secondo tempo è avulso dal gioco e si rende protagonista di un battibecco con Mihajlovic.
IMMOBILE 4,5 – Il rigore avrebbe messo in discesa il match del Dall’Ara, ma Immobile calcia male e se lo fa parare da Skorupski. Momento complicato per il bomber biancoceleste, a secco da 4 partite e reduce da prestazioni sottotono. Contro il Bologna è spesso fuori dal gioco e mai pericoloso. Match da dimenticare. (dal 66′ MURIQI 5,5 – Ancora troppo fuori dal gioco della Lazio. Ci prova in un’occasione, ma sbaglia diversi appoggi che potevano essere utili in fase offensiva).
INZAGHI 5,5 – La sua Lazio comincia il match con il giusto approccio, ma soffre gli impegni ravvicinati. Difficile schierare una formazione migliore avendo gli uomini contati, non può fare miracoli.