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Pagelle Lazio-Genoa 1-0: Guendouzi faraonico, super Pellegrini. Kamada… – VOTI

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Pagelle Lazio Genoa 1-0: i voti ai protagonisti del match dello Stadio Olimpico valido per gli ottavi di finale di Coppa Italia

Provedel 6.5: Spettatore non pagante per gran parte del match, si fa trovare pronto quando le circostanze lo richiedono. Anche in Coppa Sarri non gli concede riposo e lui da vero professionista vigila su ogni pallone non lasciando nulla al caso. 

Hysaj 6.5: Il terzino albanese dimostra ancora una volta perché viene considerato una garanzia dalla panchina della Lazio. Dalla sua parte il Genoa spinge eccome, ma se i capitolini portano a casa il clean sheet è anche merito suo. Buoni gli appoggi sugli esterni e a centrocampo.

Gila 5.5: Casale e Romagnoli sono ancora out e Sarri è costretto ad affidarsi al giovane catalano. La performance di quest’ultimo però, non raggiunge la sufficienza, un risultato figlio di molteplici distinzioni e letture sbagliate. La prima su Retegui (che lo grazia) è quasi clamorosa. Si rifà parzialmente nel secondo tempo quando intercetta una palla più che interessante tra i piedi del numero 19.  

 Patric 6.5: Anche lui, complici gli infortuni dei compagni, si ritrova al centro della difesa con il compagno Gila. A differenza di quest’ultimo però, costruisce una gara accorta e precisa. Retegui non è un cliente facile, ma salvo un paio di occasioni mura le iniziative della punta rossoblù. Costretto per problemi fisici a uscire a metà ripresa, da valutare le sue condizioni
(dal 65’ Marusic 6: Entra in fretta e furia al posto dell’infortunato Patric e si sistema in un inedito ruolo di centrale destra. Fa ciò che gli è di dovere e porta anche lui la Lazio ai quarti). 

Pellegrini 7: Sarri gli regala una maglia da titolare e lui ripaga l’azzardo a dovere. Corre, corre e ancora corre. Ma non solo, alterna chiusure efficaci a traversoni sempre precisi. L’assist del gol è la ciliegina sulla torta che ci voleva.

Guendouzi 8: Di gran lunga la prestazione migliore da quando l’ex Marsiglia è nella Capitale (forse una delle più belle della carriera). Il gol regala la vittoria alla Lazio, ma la sua prova è fatta di sacrifici, interventi ben riusciti, falli conquistati e errori che si contato sulle punta delle dita di una mano (forsa anche meno) ogni commento in più sarebbe superlfulo. 

Rovella 6: In un centrocampo terreno di caccia del solo Guendouzi qualunque uomo in maglia biancoceleste rischia di vedersi rubare la scena, il talento lombardo è tra questi. Dialoga bene nello stretto e fa muovere la corsia di destra della Lazio, sufficienza meritata.
(dall’81 Cataldi S.V: Entra come l’omologo Basic giusto per portare a casa il risultato. Partecipa alla fase difensiva finale ma non è abbastanza per affibbiargli un voto in pagella).

Kamada 5.5: Prova poco comunicante del giapponese questa sera sul campo dell’Olimpico (e non è la prima in stagione). Il nipponico sparisce dal campo a larghi tratti, ma quel che più stupisce è la presunta mancanza di personalità che dimostra sul “ring”. Non a caso, nell’unica vera volta in cui riesce a saltare l’uomo serve splendidamente Immobile in area. Ma è solo una pennellata in un quadro anonimo.
(dall’81 Basic S.V: Sarri lo tira fuori dal congelatore dopo un periodo vissuto al di fuori dal radar. Troppo poco il minutaggio concesso per una valutazione oggettiva, ma chissà che non sia il preludio per nuove occasioni in campo). 

Isaksen 6: Incredibilmente sfortunato il norvegese è costretto ad abbandonare il rettangolo verde per una noia fisica prima della mezz’ora. Un vero peccato dopo tre partite cominciate dal primo minuto. Per il resto solite accelerazioni e scatti sulla fascia, ma è troppo poco per una valutazione completa.
(dal 27’ Felipe Anderson 6: si toglie la pettorina tra lo stupore generale non appena Isaksen è costretto al prematuro cambio. Le voci di mercato non sembrano comunque influenzare, lo dimostra una prova positiva a cui manca però l’incisività alla quale il brasiliano ci aveva abituato nelle passate stagioni).

Castellanos 5: La Coppa Italia è un’occasione d’oro per uscire da un momento difficile, ma il Taty non la sfrutta a dovere. La foga agonistica non mancano sia chiaro, ma non è seguite da altrettanta precisione e concretezza sottoporta. Necessario riconquistare serenità e fiducia per lui.
(dal 65’ Immobile 5.5: Entra al posto di uno spento Castellanos ma non riesce a far meglio del proprio predecessore. Ad onor del vero al suo ingresso la Lazio è più interessata a difendere l’1-0 che trovare il raddoppio. Una buona occasione non sfruttata su assist di Kamda). 

Pedro 6.5: Come per il già citato Felipe Anderson gli manca solo il gol. Immarcabile, quando ha la palla gli avversari hanno solo due opzioni: guardarlo partire o commettere fallo. 

Sarri 6.5: La sua Lazio era chiamata ad una prestazione importante dopo la vittoria agrodolce con il Cagliari ed il successo arriva come voluto e auspicato. Questa squadra non brinderà a calcio champagne, ma la solidità difensiva è un punto che si conferma a favore. Ora però è tempo di pensare a Verona. 

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