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PAGELLE Lazio Juve: Luiz Felipe da 7,5, è la settimana di Caicedo – VOTI

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I top e flop e i voti ai protagonisti del match valido per la settima giornata della Serie A TIM 2020/21: le pagelle di Lazio-Juventus.

Al termine della sfida dell’Olimpico – lunch match del settimo turno del campionato in corso – arrivano come di consueto i voti e i giudizi ai protagonisti in campo da parte della nostra redazione.

REINA – Ancora una volta dal 1’ complice l’assenza di Strakosha, urla ai compagni di reparto e applaude le giocate dei centrocampisti con innata leadership. Disinnesca una punizione di CR7 nel recupero del primo tempo, poi è sempre preciso coi piedi.  VOTO 6,5

LUIZ FELIPE – Rientra da titolare in campionato, disputa un primo tempo notevole da centrale navigato, concedendosi anche un sombrero su Ronaldo e tackle belli da vedere. Decisivo al 20’ della ripresa su Ronaldo: era un quattro contro due per i bianconeri. Il minuto dopo mura anche su Kulusevski. Il migliore in campo per distacco, forse la miglior prestazione delle ultime stagioni. VOTO 7,5

ACERBI – Torna come perno della retroguardia nella posizione più consona alle sue caratteristiche, per poi essere nuovamente dirottato a sinistra nella ripresa. Fa bene in entrambe le posizione, come sempre, sbagliando solo la misura di un lancio lungo nel finale. VOTO 6

RADU – Si rivede dal 1’ dopo un mese e ha subito due clienti ostici come Cuadrado e Kulusevski. Dura cinquantacinque minuti VOTO 6 – dal 55’ HOEDT – Entra in campo da centrale della difesa, relegando Acerbi a sinistra. La Juventus gioca in ripartenza e lui non è quasi mai seriamente impegnato, limitandosi ad impostare con pulizia. VOTO 6

MARUSIC – Confermato a destra più per la fase di copertura che per spingere, nella metà campo avversaria non indovina una giocata, salvo un tiro a giro che al 50’ sfila fuori di poco. Con l’ingresso di Lazzari si sposta a sinistra, commettendo qualche fallo ingenuo di troppo. A dieci dal termine si divora il gol di testa nell’area piccola. VOTO 5

MILINKOVIC – Scende in campo dal 1’ con la fascia al braccio, confeziona di testa un assist che andrebbe solo trasformato in rete, ma Muriqi manca la sfera. Efficace nei ripiegamenti, elegante nello sventagliare il pallone e smistarlo ai compagni. Nella ripresa scucchiaia per Marusic che di testa manca la deviazione vincente. Su punizione trova il braccio in barriera ma per l’arbitro non è rigore. Corre per tre, guadagna tanti falli, gli manca solo la scintilla. VOTO 6,5

CATALDI – Dopo l’odissea di problemi fisici ha una grande chance da titolare in cabina di regia. Avvio di personalità, ha dinamismo e senso tattico, ma non è Leiva e in fase di copertura fatica,  beccandosi anche un giallo nel finale della prima frazione. Vivace col pallone tra i piedi, saltato diverse volte nel suo pressing offensivo. VOTO 5,5 – Entra in campo con la voglia di spaccare il mondo e dopo un’ammonizione sciocca porta freschezza. Impatto positivo, non ha il tempo necessario ad incidere. VOTO 6

LUIS ALBERTO – Rieccolo dal 1’ dopo il Covid-19 il nostro pittore, che nella prima mezzora fa tutto bene – giocate prelibate, controlli orientati sopraffini – tranne l’ultimo passaggio. Col 10 in campo la Lazio è un’altra squadra. Gli attaccanti non hanno mordente e non sfruttano le sue intuizioni, la Juventus difende con compattezza e gli impedisce di arrivare al tiro. VOTO 6 – dal 78’ PEREIRA – Trasforma il modulo della Lazio in un 3-4-3. Frizzante ma evanescente, sbaglia per tre volte la misura del cross su calcio piazzato. Sono dettagli che a livelli alti fanno la differenza. VOTO 5,5

FARES – Dalla sua parte gli esterni più forti del campionato, ma è in fase di spinta che fatica a prendersi responsabilità, e al cross è inguardabile. Gioca con timore reverenziale, frenato da una paura che gli fa sbagliare anche le giocate più semplici. Scoordinato, rischia il giallo in più circostanze. Invece di migliorare, peggiora di partita in partita. VOTO 4,5 – dal 55’ LAZZARI – Si fa apprezzare per le sue doti da velocista, ma la squadra non lo accompagna e la Juventus è tutta arroccata nella propria metà campo. Era al rientro, non demerita. VOTO 6

CORREA – Nove su nove da titolare, un unicum per la sua carriera. E’ il più richiamato da Inzaghi, che lo invoglia a destarsi da torpore e timidezza. Leitmotiv chiaro: giochi di prestigio sulla trequarti, ma conclusioni flebili. Al 60’ sguscia via che è una bellezza, ma continua a mancare di cinismo in area avversaria. Al 94′ però all’ennesima incursione in area bianconera, serve a Caicedo il pallone del pareggio. VOTO 6,5

MURIQI – Occasione più unica che rara in mancanza di bomber Immobile. Fatica con gli stop e cestina da dieci centimetri un cioccolatino di Milinkovic al quarto d’ora. VOTO 4,5 – dal 55’ CAICEDO – Entra in campo con l’atteggiamento blando e poco cattivo della partita di Torino, ma in questo caso non ha il guizzo giusto. Fino al 95’, la zona Cesarini. No, la zona sua. VOTO 7

SIMONE INZAGHI – Partita preparata tra mille difficoltà. Lazio continuamente sbilanciata a prestarsi alle ripartenza bianconere. Inspiegabile la mossa di togliere dal campo Luis Alberto nel quarto d’ora finale. L’avversario si chiamava Juventus, ma quest’oggi era poca cosa e a livello di mordente la sensazione è quella di occasione persa. Ma la SUA Lazio ha un cuore immenso. Mezzo voto in più perchè nel finale costringe Marusic a battere in avanti in fallo laterale da cui scaturisce l’ennesima rete al fotofinish. VOTO 7

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