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Pagelle Salernitana-Lazio 2-1: male Kamada, si salva Immobile. Provedel…- VOTI
Pagelle Salernitana Lazio: i voti ai protagonisti del match valido per la tredicesima giornata del campionato di Serie A
Provedel 5.5: Osserva attonito la conclusione di Bohinen finire sulla traversa al 20’, subisce incolpevole il gol di Kastanos a inizio ripresa, ma soprattutto, legge male il missile terra-area di Candreva regalando un vantaggio granata forse evitabile. Per il resto solita sicurezza e precisione sui rinvii, il già menzionato secondo gol però gli vale l’insufficienza.
Lazzari 6: Il nativo di Valdagno inizia il match con il piede giusto. Le combinazioni e le sgaloppate palla al piede aiutano i suoi a inanellare un ottimo primo tempo. Nella ripresa cala in vigore e lucidità. Esce dopo il pareggio di Kastanos e subito dopo la Lazio incassa il 2-1.
(dal 62’ Hysaj 5.5: Sarri si affida al suo pupillo per svegliare i suoi dopo lo shock del pareggio, eppure poco dopo il suo ingresso Candreva realizza il fantomatico 2-1 mutando inevitabilmente le sorti della partita. Fa quel che può ma non riesce a incidere sulla gara, ha l’occasione per il pareggio al terzultimo giro d’orologio ma spara alto).
Gila 6: Fa il suo esordio in campo complice il forfait di Romagnoli, malgrado i due gol incassati non si può dire che il catalano collezioni una brutta prova. In impostazione però, si sente la mancanza dell’ex Capitano del Milan.
Patric 6: Casale e Romagnoli sono Ko e lo spagnolo viene chiamato a comandare ancora una volta la difesa, Ikwuemesi non è un cliente facile e lo stesso si può dire per Kastanos e Candreva. Partita fotocopia del suo compagno di reparto, con i due gol incassati che non scalfiscono la sua performance.
Marusic 6: Il compito affidato da Sarri è chiaro: marcare l’imprevedibile Kastanos. Detto fatto il 77 si incolla al cipriota e non lo lascia più. Quando riesce si fa vedere nella metà campo avversaria e come per il suo omologo Lazzari dialoga con l’esterno di riferimento: Zaccagni.
Guendouzi 6: Il migliore del suo reparto in una giornata comunque di grande difficoltà. Solita foga agonistica, che quando riesce si traduce in conclusioni non sempre imprecisi. Meno bene del solito in fase di impostazione.
Cataldi 5.5: La valutazione dell’italiano fotografa in realtà tutto il centrocampo della Lazio, vale a dire il grande assente del match dell’Arechi. Pur filtrando buona parte delle azioni rivali, la mediana non riesce mai o quasi a mettere in moto l’attacco biancoceleste, rendendo facile la vita alla difesa comune ben organizzata da Inzaghi.
(dall’81 Vecino: s.v. Il suo ingresso in campo avviene a partita già conclusa, ma l’ex Inter ha comunque modo di inserirsi nella mischia e guadagnare un cartellino giallo. Troppo poco per una valutazione)
Kamada 5: Senza Luis Alberto Sarri si affida al proprio numero 6 per manovrare le azioni capitoline. Le doti in impostazione del nipponico non sono nemmeno lontanamente però quelle del collega, e si vede. Poco preciso e poco coinvolto nella costruzione di gioco paga un ruolo non suo. Sarri gli concede tutti i 90 minuti, ma questa volta il gioco non vale la candela.
Felipe Anderson 6: Il brasiliano perde il pelo ma non il tocco, la super azione personale alla mezzora che risveglia la Lazio dopo il torpore iniziale ne è la dimostrazione. Purtroppo così come i compagni in attacco non è ben servito dal centrocampo e anzi, è spesso costretto ad indietreggiare di qualche metro per ricevere il pallone dai terzini.
(dal 69’ Isaksen 6: il norvegese scende in campo come reazione alla pennellata vincente di Candreva. Malgrado lo scarso minutaggio concesso si dimostra una spina nel fianco per la difesa campana negli ultimi minuti di gara. Chissà che il tecnico non ci faccia un pensiero per i prossimi impegni).
Immobile 6.5: Sarri lo preferisce ancora una volta a Castellanos e il risultato gli dà ragione. Suo il gol su rigore allo scadere, ma sua anche l’intelligenza sportiva che gli permette di subire il fallo da parte di un distratto Gyömbér. Per il resto ordinaria amministrazione e tanto gioco spalle alla porta. Esce quando ha ormai esaurito le batterie.
(dal 69’ Castellanos 6: come per Isaksen il Taty entra sul rettangolo verde dell’Arechi dopo il raddoppio subito. Grande personalità e foga agonistica, non seguite da altrettanta precisione).
Zaccagni 6.5: Il nativo di Cesena ha voglia di lasciare la sua impronta sulla gara. Gli scambi con Marusic e le accelerazioni palla al piede tentano di “spaccare” una partita a lunghi tratti bloccata. L’intervento in acrobazia sul cross di Felipe mette termine alla sua partita, da capire ora i tempi di recupero.
(dal 62’ Pedro: 5.5) Sarri lo inserisce al posto di uno sfortunato Zaccagni, ma a differenza del predecessore non riesce a scaldare un match che tramonta inesorabilmente tra le mani dei padroni di casa. Grande merito alle maglie offensive dell’arsenale di Inzaghi che dopo il vantaggio guadagnato non gli concedono metri di campo per involarsi.
Sarri 5: Ennesima prestazione negativa in trasferta per la sua Lazio. Le assenze di Romagnoli e Luis Alberto lasciano delle lacune troppo grandi per essere colmate, ma non possono rappresentare un alibi contro la Salernitana ultima della classe in Serie A. Il triplice cambio in attacco è un azzardo che non ottiene la fortuna auspicata, ma la cartolina peggiore dalla Campania arriva dal centrocampo. Ora a Formello ci sarà da lavorare eccome.