Paglia punta il dito: "Oltre a Pioli dovrebbe essere esonerato anche Tare. Giordano? Non lo prenderanno mai, è un laziale doc" - Lazio News 24
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Paglia punta il dito: “Oltre a Pioli dovrebbe essere esonerato anche Tare. Giordano? Non lo prenderanno mai, è un laziale doc”

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Con la Sampdoria non c’è stata la svolta, non c’è stata quella scintilla che poteva far sperare in una ripresa della Lazio. In molti danno le colpe al tecnico ma c’è chi punta il dito un po più su. Guido Paglia, ex responsabile della comunicazione e delle relazioni esterne della Lazio nell’era Cragnotti ha detto la sua ai microfoni di RadioSei: “Credo che Pioli sia arrivato al capolinea e che ormai la decisione sia stata presa. Mi piacerebbe però che insieme a lui venisse esonerato anche il direttore sportivo. È vero che anche il tecnico ha commesso quest’anno le sue fesserie, ma in quel modo si escluderebbe dal discorso anche il responsabile di una campagna acquisti disastrosa. Abbiamo un ds che vorrebbe fare l’allenatore creando una confusione per la quale dovrebbe essere chiamato a rispondere”. Sul cambio di panchina ha continuato: “Se sono questi i nomi che circolano mi tengo Pioli tutta la vita. Con Lotito nomi altisonanti per la panchina non esistono, perché rischierebbero di fargli ombra e diventare un punto di riferimento della società. Continuerà a cercare persone riservate come sono stati Reja, Delio Rossi, Petkovic o come lo stesso Pioli. Guidolin sarebbe l’unico che potrebbe andar bene, ma anche lui è sempre stato abituato a lavorare in provincia per cui non ha una tenuta di nervi adeguata per lavorare in una città come Roma. Le altre fanno ridere, perché sono autocandidature come quella di Brocchi, che ora si è tirato indietro perché spera di prendere il posto di Mihajlovic al Milan. Quella di Ferrara non la voglio neanche commentare. Prendere Trapattoni invece vorrebbe dire ingaggiare due allenatori perché arriverebbe con Tardelli e io francamente non ce lo vedo Lotito pagare due stipendi. Noto con curiosità che da otto mesi a questa parte da quando è cominciata l’inchiesta Infront, Lotito stia parlando di meno. Evidentemente sa che ci sono le attenzioni sia della magistratura ordinaria che sportiva. Questo porta via molto tempo alle questioni di casa Lazio, tanto che ultimamente fa tutto Tare. Lotito non ha ancora percepito se le responsabilità siano più di Tare o di Pioli. Di sicuro sa anche lui che è arrivato il momento del cambio di tecnico. Lotito però ha più raziocinio rispetto a quelle che possono essere le scelte del direttore sportivo”. Sull’ipotesi di offerte per acquistare il club biancoceleste: “Lotito non venderà mai. Per quel che mi risulta, in passato ci sono state delle possibilità che lui ha regolarmente rispedito al mittente. Lui vive con l’incubo che dietro qualsiasi offerta ci sia Cragnotti. In questo momento non credo ci sia qualcuno e neanche mi sento di consigliarlo perché chiederebbe sempre la stessa cifra, ossia 200 milioni. Ma ripeto, ora non c’è nessuno alla finestra. Lui è convinto di aver ragione e di essere Dio. Non è possibile dialogare, interagire. Se capita il miracolo dell’anno scorso allora si copre tutto, altrimenti i nodi vengono al pettine. Leviamoci dalla testa che lui possa prendere Bruno Giordano. Non lo farà mai perché sarebbe un allenatore ingombrante in quanto laziale doc”.

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