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Pancaro: «Prandelli uno dei migliori tecnici in circolazione. Inzaghi ha fatto il massimo»
L’ex difensore della Lazio Giuseppe Pancaro è intervenuto ai microfoni de “I Laziali Sono Qua”, trasmissione radiofonica in onda dalle 10 alle 13 dal lunedì al sabato sugli 88.100 FM di Elleradio. Tanti gli argomenti discussi dal futuro della Lazio fino alla serata di lunedì sera, in cui anche lui è stato protagonista della grande notte di “Di Padre in Figlio”.
“Della serata di lunedì posso dire che mi è rimasta una grande voglia di ringraziare tutto il popolo laziale per le emozioni che mi regala ancora oggi a distanza di anni. I tifosi biancocelesti hanno un posto fisso e inamovibile in un angolo del mio cuore. Il nostro era un gruppo straordinario, a partire dal presidente Cragnotti che ha reso possibile tutto ciò che abbiamo raggiunto, ci ha permesso di realizzare i nostri sogni”.
Ma quali sono i ricordi più belli che il terzino conserva dell’esperienza laziale? “Innanzitutto la vittoria dello Scudetto, ma ricordo anche i successi europei e le feste sotto la curva con i tifosi giunti a Birmingham prima e a Montecarlo poi. Se chiudo gli occhi le tre scene che mi vengono in mente sono queste”.
Compagno di squadra di Pancaro era Simone Inzaghi, che sembra però essere stato sorpassato nella corsa alla panchina della Lazio da Cesare Prandelli: “A mio avviso Simone ha fatto il massimo di quello che poteva fare nella situazione in cui si è ritrovato. Non so se questo gli varrà o no la riconferma sulla panchina della Lazio, ma sul campo si è sicuramente guadagnato il posto. E’ un amico e gli auguro il meglio in ogni caso”.
A livello tecnico cosa è mancato alla Lazio quest’anno? “Dare un giudizio dall’esterno è difficile, sicuramente ci sono state anche delle lacune a livello caratteriale che non hanno permesso di far emergere quelli che erano comunque valori tecnici importanti”.
Che tipo di allenatore è Cesare Prandelli? “Secondo me si tratta di uno dei migliori tecnici in circolazione, un allenatore di grande esperienza con il quale ho avuto anche il piacere di lavorare a Firenze nel 2005/2006”.
La Juventus con la Coppa Italia ha letteralmente “cannibalizzato” la stagione. Quali sono stati i valori espressi dal campionato? “La Juventus è un modello organizzativo ormai quasi inarrivabile, sta raggiungendo risultati pazzeschi anche e soprattutto grazie alla programmazione che molte altre società non hanno. Sul piano del gioco sono rimasto favorevolmente impressionato dal Napoli ed anche dal Sassuolo, che puntando su molti ragazzi italiani ha saputo guadagnarsi l’Europa”.
Un’ultima considerazione sulla Nazionale che si appresta a vivere l’avventura dell’Europeo: “Agli Azzurri è successo spesso di partire a fari spenti. Sicuramente per questa edizione degli Europei non siamo tra i favoriti, ma ritengo che come quasi sempre succede, la Nazionale sarà tra le protagoniste della competizione e riuscirà a fare la sua bella figura”.