2014

Panchina, se Reja non fosse confermato…

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Il futuro di Edy Reja sulla panchina biancoceleste appare meno sicuro che mai. “Sono un dipendente” rispose domenica il tecnico alla domanda sul futuro. Come scrive l’edizione romana del Corriere della sera, si tratta di un segnale: al di là del contratto che vale anche per la prossima stagione, decide la proprietà. Che adesso valuta la soluzione del cambio tecnico, e il giro dei sondaggi è già partito. Del resto anche i laziali, sui social e sulle radio, hanno già praticato il loro esonero. Morale, ovviamente; specialmente dopo il cambio Keita-Pereirinha di sabato contro il Torino. Al netto delle legittime motivazioni tecniche alla base della decisione di Reja, il pubblico è insorto in una contestazione dettata dall’emotività, come se fosse finita la tolleranza verso i metodi di un tecnico abituato a privilegiare l’esperienza e il mestiere a scapito, talvolta, del talento. I nomi per i possibili successori rimbalzano, e su tutti sono due: Simone Inzaghi e Murat Yakin. Al tecnico Primavera, Lotito vorrebbe affidare ruoli sempre più importanti, come disse dopo la vittoria in Coppa Italia di Firenze. Yakin è un nome vecchio, uscito dal Basilea dopo la scoppola rimediata a Valencia in Europa League e vecchia conoscenza del d.s. Igli Tare. Ma c’è anche la terza via: quella orientata verso una scelta di certezze. Su questo lato, si sa solo che il sondaggio presso Colantuono non ha prodotto alcunché. Ma già il tentativo dà l’impronta.

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