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Parma, torna D’Aversa per la missione salvezza. Liverani terzo esonero del campionato
Krause congeda Liverani dopo il 3-0 contro l’Atalanta, e richiama D’Aversa, ancora sotto contratto. Ora l’ambiente deve ritrovare la serenità perduta
I presidenti sono meno impulsivi più del solito, perché mai come in questa stagione condizionata dall’emergenza sanitaria, un esonero può costare caro. In tutti i sensi. Krause ha pazientato fino alla sconfitta contro l’Atalanta, la goccia che ha fatto traboccare il vaso di Liverani. Sollevato dall’incarico nella mattinata di ieri, terzo allenatore della A a fare le valigie dopo Maran e Iachini. Altro dato che fa riflettere: appena 5 i cambi in panchina in serie A ai nastri di partenza rispetto all’anno scorso. Ribaltoni estivi ai minimi termini causa Covid: solo Cagliari, Toro, Juve, Genoa e Parma hanno cambiato allenatore in estate, e ben due su cinque sono già stati esonerati.
Compreso Liverani, al suo posto torna D’Aversa e non è una novità: primo perché conosce benissimo il Parma avendolo già allenato dal 2016 allo scorso agosto. Secondo perché era ancora sotto contratto, fino al 2022: è stata la scelta più logica e naturale da parte di Krause, che pretende una squadra all’altezza delle sue aspettative e degli investimenti estivi. D’Aversa ha conquistato la A dopo due promozioni consecutive, e ora si gode i frutti del suo lavoro, dopo la rottura sorprendente ad agosto causa divergenze di vedute con la società. C’è un lavoro da portare a termine, che al momento significa salvezza, poi magari chissà, ma intanto serve dare stabilità e serenità a un ambiente che nell’ultimo periodo ha imbarcato troppa acqua. Conosce Collecchio come le sue tasche, e forse anche per questo motivo è stato preferito a nomi più altisonanti come Donadoni, Nicola, Zenga. Ma in questo momento al Parma serve proprio uno come D’Aversa.