2015

Parola d’ordine: combattere. La Lazio deve ripartire da Pioli e dai suoi tifosi

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Champions, un sogno diventato un’incubo. Sembra ieri quando i tifosi biancocelesti hanno accolto tutta la squadra a Formello per festeggiare l’entrata nei preliminari di Champions che mancava da troppi anni. L’entusiasmo, la grinta, la personalità dei ragazzi di Pioli è stata ricompensata, finalmente la Lazio aveva ciò che meritava, una nuova opportunità. A distanza di tre mesi cos’è rimasto? Una squadra poco motivata, senza carattere, incapace di rialzarsi. Ed ecco che i tifosi si ritrovano a vivere l’incubo delle passate stagioni, quello dell’insoddisfazione. La Gazzetta dello Sport riporta il malcontento della piazza biancoceleste, furiosa per il mercato conclusosi, tanto che ad accogliere Matri in aeroporto non c’era nessun tifoso. Così delusi da non entrare allo stadio nelle prossime giornate, un po’ si sono arresi anche loro. Allora toccherà a Pioli risollevare le sorti, oltre che il morale, innanzitutto di giocatori per poi arrivare ai tifosi. In fondo cosa vuole un tifoso? Vorrebbe solo vedere la sua squadra che non per forza le vince tutte, ma che combatte ad ogni match, che dimostra di avere voglia di conquistare. Tutte cose che sono venute a mancare ultimamente e che si spera, tornino il prima possibile.

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