2015

Pato, Balotelli e Huntelaar: un attaccante per sognare in Champions

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Kishna è arrivato, per Milinkovic si tratta, ma le sensazioni sono positive. Una volta chiusa anche l’operazione per il 20enne serbo, a quel punto la Lazio avrebbe rispettato il programma di avere in rosa undici titolari, con le rispettive riserve. “Con loro due l’organico sarà completato”, aveva confermato Igli Tare in conferenza stampa ad Auronzo di Cadore.

TRE EX MILANISTI NEI RADAR IN CASO DI CHAMPIONS – Un discorso, quello del ds, vero almeno fino ai playoff Champions. Perché se la Lazio dovesse conquistarsi l’accesso alla fase a gironi della massima competizione europea, a quel punto la società avrebbe a disposizione un bel tesoretto di 40 milioni da investire sul mercato. Almeno una parte potrebbe servire per arrivare a un altro attaccante, uno con esperienza in Champions League che possa affiancare Klose e Djordjevic (il serbo tra l’altro salterà la prossima amichevole con il Mainz per una contusione al malleolo rimediata contro il Sigma Olomouc). Tra i tanti nomi che sono stati accostati alla Lazio nelle ultime settimane, ce ne sono tre in particolare che, in un modo o nell’altro, sono rientrati nei discorsi all’interno del centro sportivo di Formello. Si tratta di tre vecchie conoscenze del calcio italiano, oggi all’estero: Mario Balotelli, Alexandre Pato e Klas Jaan Huntelaar, tutti curiosamente con un passato nel Milan.

I RAPPORTI CON RAIOLA E I DISCORSI SU BALOTELLI – Il primo è Balotelli, attualmente ai margini nel Liverpool. Lui è quello che lasciato la serie A da meno tempo, ma che già vorrebbe tornare dopo la seconda esperienza non proprio fortunata (eufemismo) in Premier League. Tare ha detto che il giocatore non è mai stato offerto, ma in realtà il suo procuratore Raiola (con il quale è stato appena concluso l’affare Kishna) ne ha già parlato più volte, anche direttamente con il presidente Lotito. Si tratta di una suggestione che la Lazio potrebbe prendere in considerazione solo se si presentassero una serie di circostanze: conquista della Champions, Balotelli ancora al Liverpool negli ultimi giorni di mercato, con la formula del prestito con diritto di riscatto e, soprattuto, con il lauto stipendio (attualmente circa 6 milioni) pagato quasi interamente dal club inglese. Insomma tanti sé, ma con Raiola di mezzo mai dire mai.

L’IDEA PATO, SCARICATO DA SAN PAOLO E CORINTHIANS – Meglio non chiudere i discorsi pure per Pato. In Brasile restano convinti che la Lazio abbia provato a prenderlo a parametro zero qualora il centravanti fosse riuscito a liberarsi dai due club, grazie alla causa aperta per il mancato pagamento dei diritti di immagine. Non è stato possibile, visto che alla fine è stato trovato un accordo tra le parti, ma la società biancoceleste sta monitorando comunque la situazione. A gennaio Pato dovrà rientrare al Corinthians (il San Paolo non ha intenzione di riscattarlo) dove ad attenderlo ci sarà un clima tutt’altro che cordiale (le due tifoserie sono nemiche). Ecco perché il brasiliano già pensa a programmare il suo futuro: “Sono molto felice al San Paolo – ha spiegato – ma il mio sogno è quello di tornare a giocare la Champions. Penso di poter tornare in Europa, ora starò qui fino alla fine dell’anno poi vedrò cosa fare”. Una Lazio in Champions potrebbe essere un’ottima opportunità per rilanciarsi.

IL SOGNO HUNTELAAR, GIÀ CONTATTATO IN PASSATO – Infine resta Huntelaar, vero sogno di mercato biancoceleste. Il “cacciatore” era stato contattato già nel dicembre scorso, quando il futuro di Klose era ancora in bilico e la Lazio era alla ricerca di un degno sostituto della leggenda tedesca. Lo aveva individuato proprio nell’attaccante olandese, che nei suoi viaggi a Roma aveva manifestato la sua disponibilità a parlarne. Così è stato e i rapporti con il suo agente (lo stesso di Vlaar, tra l’altro) sono ottimi. Ma in quel periodo Huntelaar era in piena trattativa per rinnovare il suo contratto con lo Schalke04 e non potendo aspettare la decisione di Klose ha scelto di prolungare con i tedeschi. Con una promessa però: se la Lazio fosse andata in Champions League, allora se ne sarebbe riparlato. Ecco, se la squadra di Pioli vincerà i playoff, una telefonata per Gelsenkirchen probabilmente partirà.

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