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Lazio, Pedro: «La Roma è il passato, qui mi hanno accolto benissimo»
L’accante della Lazio, Pedro è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio rispondendo alle domande dei tifosi, ecco cosa ha detto
Pedro, nuovo attaccante della Lazio è riuscito subito a conquistare i suoi nuovi tifosi grazie alle prestazioni nelle prime due giornate e al grande professionismo dimostrato. Il biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, rispondendo alle domande dei tifosi, ecco cosa ha detto:
SULLA CANZONE PEDRO – «Mi piace questa canzone,mi piace che i tifosi me la cantino, è una canzone molto speciale, Raffaella Carrà importante anche in Spagna»
IMPATTO – «Tutti i compagni mi hanno accolto benissimo, non me lo aspettavo, è stato perfetto, lavorare con Sarri è bello ha un idea di gioco che mi piace e poi è una bella persona»
SUL TRASFERIMENTO DALLA ROMA – «Stavo vivendo una situazione molto difficile alla Roma, ma hanno detto che dovevo andare via, era tanto tempo che non si faceva un traferimento dalla Roma alla Lazio, si è presentata questa opportunità con un atmosfera bellissima e l’ho colta».
IL GOL NEL DERBY – «La Roma è il passato sono qui per lavorare per Sarri e per la squadra, e devo pensare a fare il meglio possibile ogni giorno».
SARRI – «Ha un’idea molto chiara di gioco, puoi applicarla in tutti i campionati, e grazie al suo carattere la trasmette ai giocatori. Abbiamo iniziato bene questo campionato e dobbiamo continuare così. Non è una sorpresa anche quando ero con lui al Chelsea, è stato in grado di trasmettere subito la sua idea di gioco. Bisogna sempre muovere la palla velocemente con lui c’è stato grande feeling. Lui e Guardiola sono molto speciali per me».
SUL MILAN – «Sarà una partita tosta perchè il Milan è una squdra tosta molto agressiva, sarà un buon test, proveremo a fare qualocosa di buono. Dobbiamo restare concentrati perchè sarà difficile».
SULLA VOGLIA DI VINCERE – «Il mio obiettivo è sempre lavorare per vincere. Questo chiedo a me stesso ogni giorno. Quando vinci tanto vuoi vincere anche con altre squadre e in altri Paesi. Questo dico ai compagni che me lo chiedono nello spogliatoio”. ».
SUL RITORNO DEL PUBBLICO – «Il pubblico è una parte importantissima per i giocatori e per il calcio in generale. Non è la stessa cosa per me senza di loro. L’ho avvertito nella prima gara all’Olimpico c’è un’atrosfera con loro. Un giocatore con esperinza vuole sempre i tifosi allo stadio si avverte la differenza con e senza tifosi».
SULLA 9 – «La 9 l’ho portato anche in Nazionale, era libera, mi è piaciuta e l’ho presa».
SUGLI SPAGNOLI– «Qui hanno giocato tanti giocatori importanti, De La Pena e Mendieta sono stati due giocatori importanti per la Spagna, per me è un provilegio essere uno degli spagnoli che ha indossato la maglia della Lazio».
LUIS ALBERTO – «Perché non viene convocato in Nazionale? Non lo so, è una buona domanda. È un ottimo giocatore, tutti lo vedono. È una domanda per Luis Enrique ma fosse per me lo convocherei subito».
RAUL MORO E ROMERO – «Hanno un futuro importante, cerco spesso di parlare con loro. A volte è difficile per i giovani che lavorano tanto e vogliono giocare ma davanti hanno giocatori importanti. Sono sicuro che giocheranno tanto e che saranno il futuro di questa Lazio».
L’ADDIO DI MESSI – «Non se lo aspettava nessuno. Leo ama il Barcellona, difficile capire cosa sia successo tra lui e il presidente. Ora gli auguro il meglio a Parigi e mi aspetto faccia lo stesso anche lì».
OBIETTIVO – «Io lo so dove possiamo arrivare. Il potenziale è alto ma vediamo come va. Ora dobbiamo pensare solo al Milan e andare avanti poco a poco».