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Pedro a Il Tempo: «Resto QUI, Baroni ha le idee CHIARE!». E svela un incredibile RETROSCENA

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Pedro, esterno della Lazio, ha parlato della nuova stagione dei biancocelesti sotto la guida di Marco Baroni: le dichiarazioni

Intervistato da Il Tempo, Pedro, esterno della Lazio, ha dichiarato:

NUOVA LAZIO – «È una squadra buona, sta iniziando ora un nuovo progetto, con tanti giovani. Abbiamo una squadra forte, poi ogni anno è diverso. Abbiamo appena iniziato ma il nostro obiettivo è quello di arrivare più in alto possibile. Vedo che sono ragazzi ambiziosi. Hanno bisogno di tempo ma hanno la giusta mentalità. Hanno corsa, velocità, qualità e forza. La società a fatto questo tipo di inversione, ma tutti quelli che sono venuti qui hanno iniziato alla grande. Mi piace molto Noslin, è rapido e ha un gran tiro».

CAMBIO RUOLO – «Con il passare dell’età giocare sulla fascia è più dura. Ho parlato con il mister, per me adesso è meglio giocare lì dietro la punta. Posso aiutare la squadra in quella posizione».

MERCATO – «A volte i giocatori di nome non mantengono le aspettative. È ovvio che i giocatori forti, di nome ti danno una grossa mano e ti aiutano di più. Adesso però non lo abbiamo e dobbiamo pensare solo a quello che abbiamo. Poi se arriva qualcuno è benvenuto».

 SCORSA STAGIONE – «Difficile spiegare a parole cosa è successo. Le cose non sono andate bene, noi giocatori non stavamo nella miglior forma per lavorare e fare risultati. È stato un anno complicato per tutti, vogliamo cancellare quello che è successo lo scorso anno, ci siamo lasciati dietro le cose negative e adesso siamo un gruppo forte e unito. Dobbiamo sempre pensare al collettivo e non al singolo, perché non abbiamo delle stelle. È uno spogliatoio sano, forte, con la giusta mentalità. Chi è arrivato sta portando fiducia, dinamismo, qualità. Tutte cose che mi piacciono. Magari mancava un po’ lo scorso anno».

BARONI – «Lui ha un’idea molto chiara. Vuole andare sempre avanti, pressare alto. È un allenatore che gli piace giocare a calcio, muovere la palla e andare al cross. Manca andare in campo e cercare di ottenere i risultati. Perché se non vinci arrivano le critiche, poi la negatività, per questo è importante essere tranquilli».

ATTACCO – «Avanti abbiamo giocatori forti, con qualità e dinamismo. Dobbiamo tornare a fare gol con gli esterni, ci aspettiamo di fare grandi cose per portare la Lazio in alto».

EUROPA LEAGUE – «Dobbiamo credere in noi, alla fine siamo una squadra forte. È vero che tanti non hanno giocato le coppe, che per il mister è un’esperienza nuova, ma possiamo fare un bel percorso senza pensare troppo avanti. La Lazio deve essere sempre in Europa».

DERBY – «Ho sempre detto che nella Lazio ci sono questi valori che come persone mi piacciono tanto. Un derby è sempre speciale, a volte la tensione ti fa andare sopra le righe, a volte può succedere. È una partita molto difficile, speciale per me, soprattutto per il mio passato, quindi per me è difficile contenere quella tensione. Contro di loro ho più voglia di vincere».

SPAGNA CAMPIONE D’EUROPA – «Non sempre chi ha i giocatori migliori alla fine vince. A volte vince quello che gioca meglio o chi ha un gruppo che lavora meglio. Poi la Spagna ha sempre avuto una cosa in più rispetto alle altre, ovvero il gioco».

GILA IN NAZIONALE – «Già tra poco Mario sarà nel giro della Nazionale, in Spagna lo seguono molto da vicino. È un difensore molto forte. Ha tutte le caratteristiche per diventare un grande giocatore, anche a livello internazionale».

MESSI – «Secondo il mio modesto parere è lui il più grande. C’è chi ti dirà Maradona e Pelé a seconda dell’epoca a seconda dell’epoca, ma i numeri sono dalla sua parte. Così come con Cristiano. Ma se dovessi dire un solo nome, dico quello di Leo».

TOP PLAYER ALLA LAZIO – «Ho consigliato a tanti giocatori di venire qui, da De Gea a Thiago, che adesso sono senza contratto. Gli ho detto venite qui, state due anni, giocate sicuro. Lo avevo detto anche a Jordi Alba, adesso a Marcos Alonso. Cerco sempre di portare qualcuno qua, ma è difficile».

PERMANENZA – «Mi piace stare qui, con i compagni e con i tifosi della Lazio. Questo sarà il mio ultimo anno. Non so se smetterò di giocare a calcio, ma fino a quando starò qui, darò tutto per il gruppo. Se resto non lo so, ma io vorrei stare qui fino alla fine del mio contratto».

FONDAZIONE – «È giusto stare vicini a chi ti ha seguito per tutta la carriera, dare una mano a chi ha bisogno. Piccole cose: fare un campus, comprare dei macchinari per gli ospedali, io sono sempre disponibile. Tante gente dovrebbe farlo, ma deve essere una cosa che viene dal cuore».

IMMOBILE – «Perdere un simbolo, non è un semplice calciatore. Qui alla Lazio ha fatto la storia, con il suo atteggiamento, come persona. Ha sempre difeso la Lazio prima di sé stesso».

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