2013
Per aspera ad astra: la rinascita di Cavanda
Dicevano che avrebbe dovuto raggiungere il compagno di merende Diakitè oltremanica. Dicevano che sarebbe dovuto tornare al Torino. Dicevano che sarebbe potuto rientrare con Kozak nelloperazione di riscatto del cartellino di Candreva. Dicevano. Ed in realtà lo diceva anche lui, questestate, prima di partire per il ritiro di Auronzo, che il suo futuro sarebbe potuto essere stato lontano dalla Capitale; lontano da quella città e da quella società che lo hanno lanciato nel calcio che conta. Sei mesi di oblio che lo avevano irrimediabilmente, sembrava, allontanato dal progetto Lazio. Ma a volte le situazioni possono cambiare e dopo tanto parlare del suo futuro, allimprovviso la telenovela finisce. Ed in meglio, diremmo. Accordo fino al 2018 e stop alla caccia al vice di Konko. Cavanda è di nuovo un giocatore della Lazio.
E ora non vuole proprio fermarsi. Dopo il rinnovo, ed il riposizionamento sulla corsia di destra, quella naturale, lo scorso 15 settembre è anche arrivato il primo goal in serie A, nel 3-0 al Chievo di Sannino, dedicato alla mamma che tanto lo ha aiutato nei suoi periodi difficili. E’ un ragazzo intelligente Cavanda e di grande umiltà. E dice di essere cambiato. Dice di essere migliorato come persona e di essere felicissimo di far parte di nuovo del gruppo di Petkovic. E si metterà a disposizione del mister per ogni esigenza: se servirà giocherà di nuovo anche sulla corsia mancina. Ha trovato la giusta serenità, Cavanda, per far vedere le sue qualità: corsa, grinta, dinamismo, ma anche unottima gestione della palla. Tutto ciò al servizio di Petkovic che ogni giorno deve contare sulle dita della mano i propri difensori. Lui cè ed è stato anche nominato terzo miglior giocatore belga della settimana dal portale rtfb.be, dopo la nuova stella dei Red Devils Januzaj (doppietta al Sunderland) e Witsel dello Zenit