2013
Per Mauri sirene da Russia e Major League
La sentenza d’appello pesa su Stefano Mauri. I nove mesi di squalifica inflitti hanno messo in dubbio anche il suo futuro. Come scrive Il Tempo, Mauri, per la verità, vorrebbe chiudere la carriera da capitano della Lazio. Dopo la sentenza di primo grado (6 mesi di squalifica con decorrenza dallo scorso 2 agosto) la società aveva però congelato il rinnovo, in attesa dell’appello (il suo contratto scade a giugno 2014). E la decisione presa dalla Corte (9 mesi e non più 6) ha inevitabilmente rinviato ancora una volta il discorso tra il capitano biancoceleste e Lotito. Uno scenario «pericoloso» per il futuro di Mauri, corteggiato nel frattempo da diversi club stranieri: il centrocampista della Lazio ha già ricevuto offerte interessanti dalla Russia e dalla Major League statunitense, rimandando ogni possibile trattativa in attesa di conoscere il proprio destino davanti alla giustizia sportiva. Un destino ora in forte pericolo, ma non ancora definitivo: i legali del capitano biancoceleste – gli avvocati Amilcare Buceti e Matteo Melandri – sono pronti a presentare ricorso davanti al Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport del Coni (Tnas).
Per conoscere la sentenza finale Mauri dovrà attendere almeno due mesi: la Corte Federale depositerà le motivazioni dell’appello entro dieci giorni, poi – una volta formato il collegio arbitrale – si aprirà l’ultimo dibattimento, preceduto dal tentativo (obbligato) di conciliazione. Difficile, insomma, ipotizzare una decisione prima di metà dicembre. Perché se il collegio arbitrale riducesse la squalifica, allora per Mauri il rinnovo del contratto sarebbe più semplice.
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