2014

Perea e la Lazio: “Gruppo magnifico, Reja ha portato fiducia. Tifosi giustamente arrabbiati, ma devono sostenerci”

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Brayan Perea ha parlato ai microfoni di Lazio Style Radio affrontando diversi temi, dal suo ruolo, alla stagione in corso e ai tifosi. “Mi piace giocare da centravanti o anche in posizione più arretrata, mentre mi trovo meno bene sugli esterni, però se c’è la necessità mi adatto a giocare anche lì“.

Al Deportivo Calì ti si ricorda anche per i tuoi tanti assist:

Si, nel campionato colombiano ho fatto tanti assist; segnavo e voglio tutt’ora segnare, ma è importante fare segnare anche gli altri“.

In campo dimostri sempre molto sacrificio e ardore:

Da quando sono arrivato a Roma ho sempre detto che i tifosi mi hanno accolto e fatto star bene. Devo dare tutto per rispetto loro e per i miei compagni“.

La tua famiglia ti è sempre molto vicina:

“Certo, mia madre, (di cui Perea porta sempre una frase sui parastinchi), mi dice di fare sempre il meglio ed essere sempre nel suo cuore”.

Un pensiero sul gruppo biancoceleste:

“E’ magnifico, i veterani, da Klose a Konko, mi hanno sempre parlato e mi hanno aiutato. Con i giovani, da Felipe Anderson a Keita (“anche se Keita sembra più vecchio”, ha scherzato il colombiano) c’è un rapporto molto scherzoso, l’allegria fa bene”.

Sull’andamento della stagione:

“A Firenze abbiamo colto un’importante vittoria per la classifica, peccato per la Bulgaria, ma è stata colpa nostra. Il calcio è così, adesso pensiamo al campionato”.

Domenica c’è l’Atalanta, contro cui hai segnato all’andata:

“L’importante è arrivare ai tre punti, se e contro chi segno io non ha importanza”

Sui connazionali presenti nel campionato italiano:

“Se i colombiani fanno bene qui in Italia, è importante per chi in futuro dalla Colombia si trasferirà qui, per loro servirà”.

Alla Nazionale ci pensi?

“Certo, la chiamata si aspetta sempre, ma prima bisogna lavorare bene”.

Rispetto ad altri Under 20 colombiani, sei quello che in Italia si è espresso meglio:

Spesso dipende dal mister, bisogna sapersi inserire, dimostrare il proprio valore non è facile“.

Cosa ne pensi di Reja?

“Ha portato fiducia, era ben voluto da altri giocatori. Pretende impegno, quando vai in campo ti dice semplicemente il giusto con poche parole”.

Qual’è stata la tua partita migliore con la Lazio fin qui?

“Direi a Sofia, quando nel secondo tempo ho segnato; e anche in Coppa Italia contro il Parma, dove ho fatto doppietta”.

Sul suo ruolo nel campionato italiano:

Il centravanti deve sempre stare attento, sono poche le possibilità di segnare perchè le squadre si ripiegano molto. Non capita quasi mai che un giocatore segni 3-4 reti in una partita”.

Infine un messaggio di Perea ai tifosi:

“Il loro aiuto è importante, lo stadio pieno è un grande aiuto per un giocatore. Adesso i tifosi sono un pò arrabbiati, con giusta ragione, ma vogliamo che ci sostengano. L’esultanza di Sofia? Quando segni non t’importa diprendere un’ammonizione ma ti viene naturale andare con i tuoi sostenitori che esultano. E’ il bello del calcio”.

 

 

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