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Pescara, odissea per i tifosi accorsi a Roma: «Trattati come bestie»
Pomeriggio da dimenticare per i tifosi del Pescara quello trascorso ieri all’Olimpico. Oltre al risultato pesante che ha portato a casa la squadra di Oddo, i sostenitori abruzzesi accorsi nella Capitale hanno denunciato una serie di vessazioni da parte delle autorità che hanno reso la trasferta una vera e propria odissea.
L’emittente localeRete 8 ha raccolto lo sfogo di alcuni supporter pescaresi: “Assurdo. Inconcepibile- racconta una tifosa in diretta- le forze dell’ordine hanno esagerato. Ci hanno fatto sostare al casello di Roma per 45 minuti. Poi ci hanno portato in giro per la città. Siamo entrati quasi a partita abbondantemente iniziata. Non solo, rappresentanti delle forze dell’ordine ci hanno messo le mani addosso. Tutto questo è semplicemente vergognoso. Durante il viaggio di ritorno in autostrada, ci hanno impedito l’ingresso negli autogrill per motivi di ordine pubblico. Non abbiamo potuto usufruire dei servizi per la durata dell’intero viaggio. Qui si limita la libertà individuale. Non c’è rispetto. Trattati come bestie. E’ uno schifo”.
E a rincarare la dose anche le parole di un altro sostenitore dei Delfini: “Non mi era mai capitato di assistere a scene del genere. Faccio trasferte da tantissimi anni. E’ stata calpestata la dignità dell’uomo. Senza un minimo di rispetto. Ma che calcio è ? Il sistema è palesemente malato. Di certo dopo quanto accaduto, noi tifosi, tanto vituperati, siamo la parte buona e sana di questo mondo. Restiamo esterrefatti. Chiudere l’ingresso agli autogrill… ma stiamo scherzando? C’erano donne, bambini, persone non più giovanissime. Senza poi considerare che ci hanno permesso di entrare in uno stadio Olimpico praticamente deserto al 35′ del primo tempo. Tutto ciò è vergognoso!”.