2014
Petkovic: “Peccato sia finita così, ma ne esco a testa alta”
Vladimir Petkovic è stato intervistato da Dribbling, programma in onda su Raidue, dando la sua versione dei fatti sul suo licenziamento e il conseguente abbandono della Lazio.
E’ sempre stato definito un gentleman, una bella persona.
“Questo fa piacere, anche quando incontro la gente apprezza le mie qualità umane”
Ricorda l’arrivo alla Lazio?
“Le prime parole di tutte furono riguardo il derby: era la cosa più importante di tutto”
Il rapporto con Lotito?
” In un anno e mezzo non abbiamo avuto nessun problema. Lui ha una forza di carattere e una mentalità di vincere per forza e può diventare negativa, ha la capacità di essere presente e produttivo in ogni momento della giornata. Questa energia è un fattore positivo”
Cosa è successo dopo la vittoria della Coppa Italia?
“C’è stato troppo ottimismo, certe persone,anche io forse, ci siamo seduti un po’”
Poi il non positivo inizio di questa stagione..
“Le notizie che si parlava di un nuovo allenatore non mi disturbavano, funziona così”
Poi la firma con la Svizzera e il licenziamento per “giusta causa”…
“Ho avuto tanti appoggi anche dai tifosi per strada o di certi colleghi. MI facevano capire che sono stato un gentiluomo senza rispondere e non dare coltellata indietro come quelle che ho ricevuto. Sembrava che avessi fatto male al calcio e alla mia vita professionale o alla società ma non è così”.
Amareggiato?
“Quando ho firmato con la Svizzera ho chiamato Lotito e mi ha detto che mi avrebbe richiamato dopo mezzora ma non è mai accaduto. Da lì ho visto solo bruttezze verso la mia persona e non posso accettarle”
Ora che dire a Lotito?
“Lo saluto come saluto sempre le persone a cui davo rispetto. Peccato che sia finito tutto in questa maniera. Per me è importante è uscire dalle situazioni in modo pulito e a testa alta potendo guardare tutti negli occhi. E posso farlo”.