2013

Petkovic, siamo ai saluti: Livorno ultima spiaggia

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Il processo di involuzione della Lazio non si ferma ed il primo a farne le spese potrebbe essere Vladimir Petkovic, la cui permanenza resta appesa ad un filo. La svolta potrebbe esserci contro il Livorno, nel bene o nel male. E forse proprio per l’importanza di questa sfida che l’allenatore biancoceleste ha deciso ieri di schierare una squadra rivoluzionata contro il Trabzonspor per la vetrina dell’Europa League. Turnover da una parte e dall’altra voglia di ridare freschezza ad una squadra ormai allo sbando. Il tentativo, però, è fallito, fatta eccezione per le buone notizie arrivate dai ritorni in campo di Biava e Klose.

Una magra consolazione. E intanto Petkovic non si “schioda” dalla panchina: lui non se ne andrà, ma se non arriverà una vittoria contro il Livorno allora il presidente Claudio Lotito procederà con l’esonero. La pazienza della dirigenza della Lazio è ai minimi termini, il tempo è quasi scaduto. In caso di fallimento domenica pomeriggio, il patron biancoceleste ed il direttore sportivo Igli Tare daranno il via alla rivoluzione: come riportato dal “Corriere dello Sport”, stanno aspettando la conclusione del campionato svizzero, da dove potrebbe arrivare Murat Yakin, il candidato numero uno alla sostituzione di Petkovic. In scadenza a giugno con il Basilea, l’allenatore è in rotta con la dirigenza e può divorziare, senza contare poi l’amicizia con Tare. L’idea è di riaprire subito un nuovo ciclo e di lasciare la soluzione “traghettatore” come seconda scelta.

Yakin, però, non è l’unica soluzione: la Lazio ha preso in esame anche candidature interne. Sono cresciute le quotazioni di Simone Inzaghi, tecnico degli Allievi Nazionali, che è in ballottaggio con Alberto Bollini, allenatore della Primavera scudettata; ma non va dimenticato Edy Reja, che tornerebbe di corsa e non si farebbe problemi ad accettare un contratto semestrale.

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