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Petrelli ricorda Re Cecconi: «Era un grande amico, mi sembra sia ancora qui con noi»
Petrelli, compagno di squadra e amico ricorda Re Cecconi
Sono passati già 41 anni da quel tragico 18 gennaio, da quello scherzo finito in tragedia che lo ha strappato alla Lazio, ai suoi compagni e alla sua famiglia, dalla morte di Luciano Re Cecconi. L’angelo biondo che già ai tempi incantava in campo insieme a tutti gli altri della “banda” Maestrelli. Proprio in questa giornata l’ex compagno di squadra Sergio Petrelli lo ha voluto ricordare ai microfoni di Lazio Style Radio: «Luciano era una persona focosa, un amico vero. Ho rivisto queste qualità nel figlio, che è sempre presente a ogni evento ed è i na persona davvero straordinaria. Questo è uno dei motivi per i quali sono rimasto tanto legato alla Lazio. Ho conosciuto delle persone eccezionali. Tra compagni di squadra ci sentivamo tutti allo stesso livello ed eravamo prima di tutto amici. Luciano lo voglio ricordare nel gruppo, se ci penso ancora non riesco a credere a ciò che è accaduto, nonostante tutti gli anni passati. Per me è ancora lì, che fa i suoi giri tra zona Fleming e Tor di Quinto».
INZAGHI – «Oggi è difficile trovare questo dopo di legame ma Simone Inzaghi sta facendo un ottimo lavoro. Sta tenendo insieme un gruppo composto da giocatori di 18 nazionalità differenti. Sa come prenderli. Credo che Simone sia un ottimo psicologo, possiamo definirlo così».
SU IMMOBILE – «Mi piaceva già da quando giocava col Pescara. Non pensavo però che potesse diventare un vero trascinatore. Mi ricorda Chinaglia, che a suo tempo ci prendeva sulle spalle e ci trascinava in ogni partita. Immobile riesce a caricare i suoi compagni. È veramente forte».