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Petrucci SPIEGA: «Folorunsho è l’uomo giusto per Baroni. Ecco cosa è mancato contro l’Udinese»

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Petrucci SPIEGA: «Folorunsho è l’uomo giusto per Baroni. Ecco cosa è mancato contro l’Udinese». Le parole del giornalista

Intervenuto ai microfoni di Radio Laziale, Matteo Petrucci ha parlato della situazione in casa Lazio. Queste le sue parole:

PAROLE – «Contro l’Udinese è mancato l’equilibrio tattico in campo, sono mancati i singoli e l’impressione è che ci siano dei giocatori fortemente in ritardo di condizione. Ho avuto la sensazione che sia mancata un’idea di gioco, la Lazio sembra più un ibrido da un punto di vista tattico. Quando si parla di mancanza di qualità, ed è evidente, ma non penso che la qualità sia solo il giocatore che sappia giocare bene, il giocatore di qualità è anche quello che conosce i tempi di gioco, che è bravo tatticamente. Da questo punto di vista la Lazio mi sembra una squadra acerba. In questo momento io resterei ancora in equilibrio, non mi esalterei per Venezia, ma non sarei catastrofico dopo Udine.

Prima di fare analisi e riflessioni mi porrei una domanda: cosa ci aspettiamo da questa squadra? Io non vorrei che ci siano aspettative eccessive. Questo secondo me dev’essere il punto di partenza prima di fare delle analisi. Secondo me questa è una squadra che può lottare l’Europa League, probabilmente vivremo molti post-partita di questo tipo con riflessioni, analisi e processi. Assunto questo, a Udine era una di quelle partite dove la Lazio non deve perdere.

Perché non c’è un’idea chiara nei sistema di gioco? Secondo me nel 4-3-3 manca il vertice basso e nel 4-2-3-1 non c’è il trequartista che serve. Evidentemente a Baroni manca ancora qualcosa per far quadrare il cerchio, penso che questa squadra per caratteristiche sia destinata con il tempo a giocare con il 4-2-3-1, con un punto interrogativo intorno a Castrovilli che può essere una chiave. Quando sarà pronto vedremo se potrà essere lui il trequartista, oppure ci sono gli ultimi giorni di mercato e c’è in ballo il nome di Folorunsho. Nel 4-2-3-1 secondo me l’ex Verona è l’uomo giusto, anche se si rischia di ingolfare il reparto, poi qualcosa mancherebbe anche in difesa, anche se non credo che si farà qualcosa lì. 

Marusic? Lui non ci gioca con entusiasmo. Se Pellegrini con tre allenatori non è riuscito a trovare spazio qualcosa vorrà dire. Già nel precampionato con Baroni non ha trovato grande spazio. Tavares bisognerà aspettarlo un po’. Sulla carta è lui il titolare, ma non è pronto, è un giocatore che mi dicono che va gestito anche durante gli allenamenti. Credo che dopo la sosta sarà pronto, al momento ho visto solo quei 22′ in amichevole contro il Trapani.

Dia e Castellanos insieme? Secondo me non è una formula da adottare solo in situazioni disperate. Sono due giocatori complementari, possono giocare insieme, secondo me non sono andati neanche male a Udine in una giornata così negativa. Penso sia una soluzione che potremmo vedere. La settimana fino a sabato è lunga, aspettiamo gli allenamenti perché secondo me qualche prova verrà fatta. Per me una piccola possibilità di vederli insieme esiste, anche perché immagino che Baroni farà qualche cambio in più in vista del Milan. 

I risultati di queste prime due giornate dipendono da tanti fattori, anche dal fatto che queste squadre inizino prima con la Coppa Italia. L’anno scorso il preparatore atletico del Lecce mi raccontava che loro lavoravano per partire forte fin dall’inizio, per pagare poi qualcosa nella seconda metà di stagione. Ci sono poi altre variabili come il mercato, tra squadre pronte e incomplete. Un po’ di selezione verrà fatta dopo la pausa, storicamente è sempre andata così».

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