2015

Pioli felice: “Sono contento e orgoglioso, non conoscevo Roma e il popolo laziale, sono rimasto colpito”

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Altri due anni insieme, due anni di Lazio, di lavoro verso i nuovi obiettivi che tutti, società, squadra e tifosi si sono prefissati. Ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto mister Pioli, parlando del fantastico anno da poco conclusosi e degli impegni che aspettano tutta la squadra.

 

Il rinnovo per due anni è ormai ufficiale, è un progetto importante?

Sono contento, orgoglioso e felice. Questo è quello che volevamo tutti. La scorsa stagione abbiamo fatto bene e gettato delle basi per creare qualcosa di importante per il futuro. 

Da cosa è stato sorpreso alla Lazio?

Ho cercato di vivere il tutto con entusiamo. E la squadra me l’ha dato. Tutti i giorni c’era passione e voglia di crescere. Sono arrivati risultati importanti con qualità e tecnica altissime. Giorno dopo giorno sono stato facilitato dall’ambiente e dalla società: una struttura valida e tranquilla. Non conoscevo Roma e il popolo laziale. Sono rimasto colpito dall’entusiamo: abbiamo dato tanto e ricevuto tantissimo.

Avere altri anni a disposizione è importante per i progetti futuri…

C’è sintonia con la società ed è una base solida. Nessuno deve dimenticare però, che nel calcio bisogna sempre dimostrare. Quello che è stato fatto rimarrà, ma dobbiamo lavorare per migliorare. Il lavoro, l’umiltà e le ambizioni sono stati i fattori giusti per ottenere risultati. Così dovremmo rifare la prossima stagione. 

Il migliore della squadra?

Siamo stati tutti bravi. E dico che da questa stagione abbiamo imparato qualcosa. Serve ripartire con le stesse idee. Siamo la Lazio e bisogna provare a vincere tutte le partite.

I nuovi arrivi nella campagna di mercato della scorsa stagione?

Hanno dato un valore aggiunto non solo tecnico ma anche di serietà e senso di appartenenza. Hanno dimostrato di essere grandi giocatori e uomini. Con quest’ultimi si vincono i campionati. Così si ottengono buoni risultati.

La sua filosofia di gioco?

Abbiamo una filosofia che va rispettata. Cerchiamo sempre di mettere sotto gli avversari. Questo vuol dire fare la partita e credo che questa sia la strada giusta per portare a casa punti. E’ vero, potevano arrivare alcuni pareggi in più, ma l’atteggiamento è stato sempre giusto. Noi vogliamo migliorare: la prossima stagione dobbiamo ragionare sulle troppe sconfitte davanti ai nostri tifosi. L’importante è non dare nulla per scontato: siamo contenti dell’annata ma dovremmo confermare e fare meglio.

Klose?

Io pretendo sempre il massimo. Ma è un dare per ricevere, come faccio con i miei giocatori. E si instaurano rapporti di stima e  di fiducia come con Miro. Poi è stata tutta la squadra ad essere carica e pronta.

L’esplosione di Felipe?

Felipe ha qualità importanti, aveva solo bisogno di capire il calcio italiano e gli serviva fiducia. Ha fatto un periodo di campionato che ci ha dato tantissimo. La prossima stagione sarà entusiasmante e più complicata. Bisognerà fare tutto per migliorarsi ancora.

Hoedt e Patric?

Due buoni giocatori con ottimi atteggiamenti. Bisogna lavorare su certi caratteri. Il tutto, insieme alla qualità, rende un giocatore piu forte. Hoedt ha già imparato l’italiano. E’ un esempio di grande professionalità.

Il gol più bello?

Quello di Onazi a Napoli senza dubbio. Poi Felipe, Candreva, Parolo hanno fatto tutti grandissime reti. Ma quello vissuto con più entusiasmo e passione è stato quello di Eddy. E tecnicamente, con l’anticipo, è stato un grande gol.

Il rigore sbagliato di Higuain?

Ho sempre pensato che quel posto lo meritavamo noi. Una squadra che ha lottato e giocato come la Lazio, merita di essere lì. Ci ho sempre creduto insieme alla squadra.

Il rapporto con i giocatori?

Quando si parla chiaramente vieni rispettato. Ho a disposizione delle persone intelligenti, che hanno subito capito cosa fare. Il mio è un lavoro fatto di rapporti personali, dalla mattina alla sera. E cerco i coinvolgere tutti, ognuno è importante per il gruppo. Devo far sentire fiducia, li devo proteggere.

Il più simpatico?

Già il fatto che si stava bene a Formello tutti insieme è un aspetto importante. Personalmente non conoscevo Parolo: è simpaticissimo, ride molto ha sempre la battuta pronta. Adoro le persone che hanno serenità ma sono determinate. Ma ho avuto un gruppo fantastico ed è stato un piacere lavorare con loro.

Pensa già all’Europa?

E’ importante avere gente di livello in rosa, che sappia recuperare e correre. Abbiamo fatto tanto per arrivare in Europa, e non  mi lamenterà mai di giocare ogni tre giorni. Chi fa il massimo in allenamento, non sarà un problema. Per il prossimo anno serviranno 22 giocatori titolari.

Auronzo?

Dovremmo sicuramente lavorare. Ma anche cantare! I tifosi ci hanno dato la spinta giusta. Tutti insieme partiremo  con questa mentalità già dal ritiro.

Dopo il derby come stava la squadra?

C’era delusione prima di Napoli. Con la Roma abbiamo perso, così come in Coppa Italia. I tifosi ci hanno fatto dimenticare tutto, sono stati speciali

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