2015

Pioli, il mago di Formello che fa sognare la piazza biancoceleste

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La stagione della Lazio ha fin qui un artefice su tutti: Stefano Pioli. Come scrive l’edizione locale de La Gazzetta dello Sport, quando, la scorsa estate, Stefano Pioli sbarcò sul pianeta Lazio furono in molti ad ammonirlo: «Mister, ma chi glielo fa fare?». Lui, serafico, li fulminava così: «Per me è l’occasione della vita, vi porterò tutti dalla mia parte». Detto, fatto. Ci è riuscito. Con i risultati, che hanno proiettato la Lazio al terzo posto con vista sul secondo della Roma. E col gioco. Spettacolare, aggressivo, spumeggiante. Con le sue controindicazioni, certo (troppo dispendio d’energie, rischi eccessivi per la difesa). Così Pioli è diventato il re della Roma biancoceleste. E pensare che stava per finire sull’altra sponda del Tevere. Storia di quattro anni fa, estate 2011. La Roma americana doveva scegliere il nuovo allenatore dopo l’annata Ranieri-Montella. Il d.s. Sabatini voleva proprio Pioli. Poi, in parte per le pressioni della piazza (che riteneva l’attuale tecnico laziale poco «fashion») in parte per i desiderata del d.g. Baldini che aveva puntato Luis Enrique, alla fine la scelta cadde sull’allenatore spagnolo.  Pioli, sedotto e abbandonato dai giallorossi, può ora prendersi la sua rivincita. In parte se l’è già presa. Perché una Lazio in grado di insidiare il secondo posto della Roma, a questo punto del campionato, è già una vittoria. Firmata da Pioli grazie ai risultati, al gioco e ad una gestione del gruppo perfetta. Tanti volti nuovi la scorsa estate, compreso il suo. Eppure il tecnico è riuscito a compattare lo spogliatoio e a far nascere il gruppo a tempo di record. Anche con trovate estemporanee, come quella di far cantare a squarciagola l’inno della Lazio. E ancor di più con i modi chiari e diretti. È uno che ti guarda in faccia, Pioli, se deve dirti qualcosa. E di faccia ne ha una sola, per tutti. Così ha strappato il consenso pieno e unanime dello spogliatoio. E lo ha convinto a remare dalla stessa parte. Con scelte tattiche altrettanto chiare. Pioli ha avuto la forza, il coraggio, l’incoscienza di andare avanti lo stesso ed ora i fatti gli stanno dando ampiamente ragione.

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