Piscedda: «La Lazio ha la sua COPPIA centrale, ma ORA c'è Gigot. Zaccagni è sempre a TERRA e occhio a...»
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Piscedda: «La Lazio ha la sua COPPIA centrale, ma ORA c’è Gigot. Zaccagni è sempre a TERRA e occhio a…»

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Le parole dell’ex difensore della Lazio Massimo Piscedda sulla nuova Lazio di Baroni: da Gigot a Zaccagni, da Pedro a Noslin

Intervenuto ai microfoni di Radio Laziale, ecco le dichiarazioni di Massimo Piscedda, ex giocatore della Lazio. Le sue parole:

GIGOT – «Vediamolo. Mi piace analizzare i difensori subito appena li vedo, se è il 50% di quello che dicono siamo a posto. Il difensore deve essere veloce, forte fisicamente, avere una buona elevazione, una buona visione di gioco, saper preventivare un’azione. Il difensore deve essere questo, poi non tutti hanno tutte queste caratteristiche. Spero abbia appreso le nozioni più importanti del difensore, poi l’allenatore gli dà dei suggerimenti nel movimento con tutta la squadra, ma individualmente ogni difensore ha le sue caratteristiche e deve riconoscere limiti e qualità. Per adesso è Gila – Romagnoli, ma se Gigot è come qualcuno lo definisce sarà tutto da scegliere. Devono giocare i difensori più forti».

PEDRO – «Pedro deve fare come tutti gli altri grandissimi giocatori: smettere e andare ad allenare (ride, ndr). Il mio è un discorso tecnico, ma se Baroni preferisce Pedro a Castrovilli avrà le sue ragioni. Peso nello spogliatoio? Adesso i calciatori non sono come prima, non significa nulla che prima ha vinto molto. Al Milan c’è Ibrahimovic che ha un peso, ma stanno comunque in crisi. Bisogna capire se sai parlare alla squadra, se sei credibile, se ti sei sempre comportato bene con la squadra, tutte queste cose non si sanno. Rimanendo sul discorso tecnico, tra Pedro e Castrovilli io scelgo il secondo, ma non faccio polemiche».

ZACCAGNI – «Appena lo toccano va giù, se cade di meno va sempre in porta. Kvara non va mai a terra, secondo me il 70% delle volte che va a terra potrebbe rimanere in piedi. Sta nel suo DNA, dribbla, è veloce e ha tecnica ma ha anche questa caratteristica. Perde un tempo di gioco per tutta la squadra. E’ un peccato perché secondo me aumenterebbe la sua pericolosità, un altro che lo faceva era Nedved anche se era più incisivo. Gradirei che con la fascia di capitano si responsabilizzasse un po’ di più».

NOSLIN – «Non mi ha convinto con il Venezia, si accentrava troppo, ma magari era una disposizione dell’allenatore. Non mi ha convinto come atteggiamento. Ci sono questi giocatori che si assentano con la testa, ma aspetto ancora per giudicarlo. Baroni lo conosce, se lo mette centrale evidentemente lo può fare ma adesso ha messo Dia dietro a Castellanos. Noslin non l’ha mai provato dietro la punta, evidentemente per lui è un esterno».

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