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Primavera, Bonatti si prepara alla nuova stagione:«Credo nella mia squadra, Neto e Jordão andranno in prima squadra»
Manca davvero poco all’inizio della nuova stagione per la primavera di Bonatti, il tecnico ha fatto il punto della situazione
Ormai ci siamo, il campionato primavera è in procinto di iniziare. La scorsa stagione ha visto la primavera di Bonatti fare una discreta stagione, prima nel rispettivo girone, ma una volta approdata alle Final Eight, i capitolini si sono fermati ai quarti di finale. Il tecnico bresciano, intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Radio, ha fatto il punto su quello che si aspetterà dai suoi per questa nuovo percorso: «Siamo carichi, abbiamo voglia di confrontarci con questo nuovo campionato, con squadre di livello che rappresentano il modo migliore per poter crescere con la speranza di un futuro professionale soddisfacente. Lo scorso anno partivo con lo stesso entusiasmo, con fiducia nel mio lavoro, in quello dello staff e della società. L’incognita stava nel fatto che ero un novello della categoria, sono contento che l’annata sia stata ampiamente positiva Questo comunque appartiene al passato, ora siamo tutti proiettati verso il presente con la speranza di un futuro ancora migliore. L’inserimento dei nuovi? Abbiamo cambiato pressoché il 60% della rosa e devo dire che si è ricreata una buona amalgama, sono soddisfatto. Si sta intraprendendo un percorso in termini di cultura del lavoro che reputo soddisfacente, il discorso nasce più nel fatto di uniformare la condizione atletica e la conoscenza dei prinicipi di gioco, alcuni giocatori sono arrivati da poco. Credo che il gruppo sia unito come lo scorso anno e sia quindi sulla strada giusta per cogliere dei successi. Se parlo inglese in campo? Sul campo esiste solo la lingua del calcio, è quello il modo migliore per relazionarsi. Ovviamente il mio compito è quello di insegnare, limitatamente alle mie conoscenze, ciò che voglio sul campo. Quello che parlo io è un inglese “trapattoniano”, pur non essendo dotato di grande capacità linguistica è comunque un modo per favorirne l’apprendimento e per dare a tutti gli stessi feedback e le stesse indicazioni. La differenza è in chi assorbe di più o di meno. Io faccio le scelte per il bene del club, quindi compio valutazioni complete e a 360 gradi: dal punto di vista caratteriale, tecnico, tattico, atletico, capacità d’apprendimento. Sono soddisfatto degli elementi presenti in questo gruppo, penso ci siano potenzialità che spetta a me far diventare reali».