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Primavera, Falbo: «Dobbiamo tornare alla categoria superiore!». E sulla retrocessione…
Luca Falbo – pedina fondamentale della Lazio Primavera di Bonacina – ha commentato il percorso della squadra fino ad ora
La sconfitta contro il Lecce non cambia i piani della Lazio Primavera: tutolarsi campione d’inverno. Prima di arrivare al riconoscimento, però, c’è da battere il Livorno. A commentare il percorso della squadra è Luca Falbo che – a Lazio Style Radio – dice: «Non si sa perché siamo inciampati, abbiamo fatto tutte le partite molto bene, tutte vittorie e un pareggio a Cosenza. Il mister anche c’è rimasto male, non abbiamo trovato una precisa motivazione. Arrivati lì a Lecce non siamo scesi in campo con la giusta concentrazione e determinazione. Loro hanno messo più cuore e più testa di noi e per questo hanno vinto. Siamo scesi in campo come se avessimo vinto già la partita, spesso è capitato di essere passati in svantaggio ma abbiamo sempre rimesso la gara nei binari giusti, ma questa volta non siamo riusciti ad aggiustare il match. Stiamo lavorando, abbiamo un campionato differente rispetto allo scorso anno, dobbiamo vincere e tornare alla categoria superiore. Dobbiamo affinare le nostre abilità e migliorarci, una delle cose su cui migliorare è il calo di concentrazione».
BILANCIO – «Per il momento il bilancio è positivo, se vinciamo la prossima sfida siamo campioni d’inverno. Occhio poi alla sosta. Bisognerà mantenere alta la concentrazione. Non sarà facile riattaccare la spina, è come se fossero le vacanze estive. Bisogna stare attenti, continuare ad allenarsi e mantenere alta la concentrazione per vincere. Siamo passati dal nero al bianco, siamo retrocessi a maggio, una delle cose più brutte che possano capitare a una squadra ed a un giocatore. Ora però siamo primi e possiamo essere campioni d’inverno. Il bilancio personale è buono, ho iniziato a giocare durante lo scorso campionato nel girone di ritorno. Sono cresciuto a livello di personalità e tattico, da questa stagione sono cresciuto tanto ed ho giocato sempre titolare e, soprattutto, mi diverto».
RETROCESSIONE – «Mi sono sentito responsabile da subito della retrocessione, è colpa di tutti. L’umore in squadra lo scorso anno dopo numerose sconfitte non era al meglio e i nostri allenamenti ne risentivano. Si sentiva troppo la pressione. Quest’anno invece si scherza e si lavora con armonia, nonostante i carichi di lavoro pesanti. Siamo più uniti, in allenamento ci divertiamo e usciamo insieme anche fuori dal contesto Lazio».
SOGNO – «Sogno di esordire in prima squadra, voglio fare bene e aiutare i più giovani e i meno esperti. Non ho ancora segnato con la maglia della Lazio. Mi sto allenando per battere i calci da fermo, rubo un po’ con gli occhi da tutti. In Italia c’è Kolarov mi piace tanto, tira le sassate. Mi piace tantissimo Marcelo del Real Madrid e Maicon ai tempi dell’Inter. Leader? Sì e no. Sono uno dei più grandi, se parlo mi ascoltano. Ci sto diventando piano piano».