2015
PRIMAVERA – Inzaghi: “Ci dispiace non poter giocare la Youth League. Futuro? Mi piacerebbe allenare i grandi”
Dopo due anni da incorniciare, sta trovando qualche difficoltà la Lazio Primavera. L’ottavo posto in campionato a 11 punti dal Frosinone primo ne sono la testimonianza. Per parlare della sua squadra è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel il tecnico Simone Inzaghi.
Sul premio Maestrelli
“Il Premio Maestrelli è stata una grande soddisfazione, è un premio molto importante. Lo dedico al mio staff e ai ragazzi che ho avuto in questi anni, senza di loro non lo avrei vinto. In questi anni abbiamo vinto tanto ma soprattutto abbiamo portato tanti giocatori in prima squadra. Per ultimo penso a Oikonomidis ma ci sono tanti in rampa di lancio. E’ tanti anni che stiamo facendo un buon lavoro, speriamo di continuare”.
Sul futuro e sull’importanza accumulata in questi anni
“Vedremo alla fine della stagione. Non nascondo il fatto che la mia ambizione sia di allenare tra i grandi, ho fatto un po’ di gavetta in questi sei anni. Ho avuto già la possibilità di cambiare ma non avevo ancora concluso il mio percorso qui. Questo è un anno zero ma le difficoltà fanno crescere”.
La vittoria di sabato?
“E’ un buon segnale. Mi sta piacendo la crescita dei ragazzi”.
Sull’ultima stagione
“Lo scorso anno volevamo fare il Triplete, perdere lo Scudetto ai rigori è stata dura. Lo scorso anno abbiamo fatto una grandissima stagione. Con il proseguo del campionato siamo riusciti a vincere la Supercoppa, poi la Coppa Italia vinta davanti ai nostri tifosi davanti ai nostri tifosi. La finale Scudetto non è stata piacevole, ma sono orgoglioso dei miei ragazzi”.
Quale finale vorresti rigiocare?
“Giocherei la finale dello Scudetto con Oikonomidis, non avercelo nella partita di finale è stata una brutta botta. Eramo però orgogliosi della sua convocazione in Nazionale”
Il tuo esempio da seguire come allenatore?
“Ne ho avuti tanti, quello più importante è stato Giuseppe Materazzi. Senza il suo coraggio non avrei fatto il mio esordio. A lui devo tutto quello che ho avuto. Anche Mancini è un tecnico molto preparato, sapeva come gestire il gruppo nonostante fino a pochi mesi fa ne facesse parte da giocatore”.
Sugli infortuni
“La squadra è in crescita, l’unico problema sono gli infortuni. Penso a Palombi, Germoni e Borecki che sono tre uomini cardine di questa squadra. Non li avremo fino all’anno nuovo. Dobbiamo fare di necessità virtù, continuiamo così. Tutte le volte abbiamo dovuto cambiare formazione”.
Sulla partita di sabato contro il Lanciano
“Abbiamo una formazione che gioca bene a calcio ma troppo spesso abbiamo giocatori infortunati. Prepareremo bene la gara e faremo del nostro meglio” Sulle difficoltà in trasferta “Purtroppo c’è questo problema. Fuori abbiamo qualche problema ma li dobbiamo superare perché servono i punti anche in trasferta”.
Su Murgia
“E’ un ragazzo che ha avuto un grande margine di crescita, il primo anno era l’unico 1996 che giocava sempre con i ’94. Può fare tanti ruoli. E’ serio ed è cresciuto tanto, può essere il prossimo che può fare il grande passo. Se lo merita così come Mattia e Palombi che erano stati tenuti per la Youth League. Ci stanno dando una mano a far crescere i più piccoli”.
Come riesci a trovare sempre nuovi stimoli?
“Si riparte tranquillamente, quest’anno sapevo che sarebbe stato un anno difficile ma è una bella sfida. Aver visto la mia squadra giocarsela alla gara sia contro il Torino in Supercoppa sia nel derby è motivo di grande orgoglio”.
Sugli obiettivi di questa stagione
“L’obiettivo è di migliorare la nostra classifica e di andare avanti in Coppa Italia. L’ambizione c’è sempre nel nostro staff e nei nostri ragazzi”.