2015
Primavera – Coppa Italia, sarà derby in finale: la Lazio pareggia 1-1 con la Juventus e raggiunge la Roma
La finale ormai è ad un passo. Dopo il 2-0 dell’andata, la Lazio giunge ad Ivrea assaporando già l’aria di un derby in stile 26 maggio, la Roma infatti ha già prenotato il biglietto. Contro la Juventus, mister Simone Inzaghi deve fare a meno degli squalificati Oikonomidis e Fiore, e dell’infortunato Tounkara, ma schiera la migliore formazione possibile nel solito 4-3-3 con Guerrieri tra i pali. Pollace, Mattia, Prce e Germoni compongono la linea difensiva. La cerniera di centrocampo è formata da Silvagni, Borecki e Verkaj. Palombi, Rossi e Murgia ad agire in avanti per cercare di trovare quel gol che ridurebbe al minimo le speranze di passaggio del turno per gli uomini di Fabio Grosso.
Primo Tempo – La chiave tattica della partita è chiarissima fin da subito, Lazio catenacciara e pronta a ripartire in contropiede. La prima vera chance per la Juventus si registra al 14’, Favilli si presenta a tu per tu con Guerrieri che non si lascia ipnotizzare e compie un interveto strepitoso. I biancocelesti non rimangono a guardare e con tenacia provano a impensierire la difesa avversaria, Mattia al 19’ però spreca da ottima posizione. La posta in gioco è alta, il ritmo di gioco non decolla e i tanti falli spezzano le azioni. La prima frazione non garantisce un grande spettacolo, merito soprattutto della compagine romana che non ha la minima intenzione di concedere spazi ai bianconeri.
Secondo Tempo – La ripresa racconta tutta un’altra storia, il risultato cambia dopo poco più di 60 secondi: errore incredibile di Guerrieri che sbaglia il rinvio, Bnou-Marzouk ringrazia e punisce l’estremo difensore con un ottimo pallonetto, firmando l’1-0. Inzaghi percepisce il momento di difficoltà di suoi ed inserisce Seck al posto di Rossi. Il cambio si rivela decisivo perché, proprio su un pallone recuperato dal nuovo entrato, al 55’ Murgia orchestra la ripartenza della Lazio e serve il capitano Silvagni che disegna un diagonale perfetto e riporta il risultato in parità. La rete dell’1-1 è pesantissima, alla Juventus servono adesso tre reti di scarto. I padroni di casa di conseguenza si gettano in avanti, gli aquilotti invece indossano lo scudo e si chiudono dietro, ma le azioni si bloccano tutte sulla trequarti. Gli ospiti lottano con gli artigli, non vogliono mollare la presa. Non ci sono altre grandi occasioni. Finisce così, la Lazio può festeggiare. Le aquile approdano in finale e si contenderanno con la Roma (in gara di andata e ritorno allo stadio Olimpico) il trofeo nazionale, cercando di mantenere per un altro anno la coccarda tricolore sulla maglia biancoceleste.