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PRIMAVERA – Parla il match analyst Cerasaro: “Vi spiego in cosa consiste il mio lavoro”

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Dopo un avvio a singhiozzo, si sta riprendendo nel migliore dei modi, la Primavera biancoceleste che sabato scorso contro l’Empoli, ha centrato la quinta vittoria consecutiva. Per parlare dei segreti della squadra e spiegare in maniera dettagliata il suo ruolo, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, il match analyst Ferruccio Cerasaro: “Chi è il match analyst? È il tattico. È colui che analizza le partite e gli avversari. Io ho iniziato proprio con Inzaghi quando era agli Allievi Regionali. Il mio lavoro si svolge durante la settimana, perché durante il match chi dirige la partita è il mister”.
Cerasaro entra nel dettaglio del programma settimanale: “Il lunedì alla ripresa degli allenamenti ha un’analisi tattica della prestazione del sabato della propria squadra. Dal martedì al giovedì ogni situazione di gioco viene taggata: viene fatta una sintesi delle maggiori occasioni di possesso palla, palle inattive etc. Il tutto viene sottoposto alla visione dei giocatori che ovviamente mentre sono impegnati in campo non si rendono conto dei propri errori. Il venerdì si analizzano la fase di possesso degli avversari, quella di non possesso, come si comportano quando perdono palla e le palle inattive”.
Poi sulla primavera biancoceleste : Ogni anno la Primavera è una squadra a sé, un anno zero. L’anno scorso venivamo da una stagione esaltante e il ricambio generazionale aveva bisogno di tempo. Poi i ragazzi hanno assorbito i principi tattici di Inzaghi e lo spirito combattivo che è la prerogativa della Lazio Primavera. È una cosa a cui il mister tiene tantissimo. Durante la partita insieme a mister Farris cerchiamo di capire se la squadra si sta muovendo bene e come sta giocando l’avversario, se sta cambiando modulo di gioco. Soprattutto sulle palle inattive richiamiamo i marcatori. Il Konko della Lazio Primavera? Dovidio, un giocatore esplosivo, che con il francese condivide velocità e forza”. Infine un consiglio a tutti gli allenatori: “Guardare i propri giocatori anche quando non sono attivi e non hanno palla”.

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