2013

Primavera, Paterni: “Lo scudetto rimarrà per sempre. Quest’anno vogliamo confermarci”

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Nico Paterni, 18enne attaccante della Lazio Primavera, ha parlato a Lazio Style Radio esprimendosi su passato e presente della squadra biancoceleste.

La Lazio tornerà in campo il 26 novembre contro ilLivorno dopo una sosta di diverse settimane..

“Continuiamo ad allenarci senza discutere, stando sul pezzo e cercando di migliorare. Si sente la mancanza della partita e manca l’agonismo che metti in campo per partite del genere, non c’è la tensione. Quindi, stiamo aspettando il Livorno”

Sulla sconfitta di Supercoppa contro la Juventus:

“E’ brutto tornare a parlarne, adesso guardiamo avanti. Però è stato un incontro che tutt’ora accusiamo: giocare all’Olimpico davanti ai nostri tifosi e perdere, non è stato bello. Il nostro umore ne ha risentito.  Abbiamo giocato bene ma abbiamo perso, abbiamo dominato per tutti i 90 minuti. Ovviamente si cresce più con una sconfitta che con una vittoria, ma come dice il mister, noi dobbiamo essere abituati a vincere, perché così si può continuare a confermare i successi”

Un ricordo dell’ultimo campionato vinto:

Questi sì che sono bei ricordi, e’ una data che rimarrà nella memoria di noi giocatori, tifosi, tutti. Una cosa che ci legherà per sempre. Arrivare a quella sera dopo un anno di sacrifici e allenamenti, a pensarci mi emoziono ancora. E’ stata una cosa bellissima. Sapevo che avrei trovato un bel gruppo, c’era tanta motivazione per raggiungere gli obiettivi che abbiamo raggiunto, specialmente perché alla fine del campionato precedente, la Lazio si è classificata seconda. Noi nuovi arrivati siamo riusciti subito ad integrarci nel gruppo grazie al supporto dei compagni. Ci siamo rimboccati le maniche e sono arrivati i risultati. Adesso mi sto comportando come fecero con me, con i nuovi ragazzi provenienti dagli Allievi Nazionali: è una grande responsabilità far integrare le new entry, la squadra è come una famiglia. Per loro giocare con lo Scudetto al petto è un grande onore, sono sotto gli occhi di tutti e stanno dando il massimo, migliorando“.

Sulle ultime Final Eight:

“Il Torino è l’avversario che ci ha messo più in difficoltà rispetto agli altri. Aveva vinto i play off ed erano arrivati con l’entusiasmo della vittoria. Credevano di potercela fare, ma hanno incontrato noi. Anche il Chievo si è presentato con parecchi stimoli, ma noi ci siamo contraddistinti grazie alla consapevolezza dei nostri mezzi. Contro l’Atalanta, invece, la tensione era palpabile. Una partita più difficile dal punto di vista psicologico che pratico, perché avevamo preparato la sfida al dettaglio. Bisognava rimanere concentrati, gestire la tensione e vincere”.

Sulle sue caratteristiche e la sua duttilità:

Nel calcio di oggi bisogna adattarsi, devi offrire una prestazione al massimo delle possibilità ovunque il mister ti schieri”.

Sugli obiettivi stagionali:

“Mi aspetto una stagione che ci riporti al giorno della finale di campionato. E spero che quest’anno riusciremo a confermarci. Se dovessi scegliere tra campionato, Coppa Italia, Torneo di Viareggio? Voglio tutti e tre”.

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