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PRIMAVERA – Rossi, che bomber! L’ag.: «Ieri in tribuna c’era uno scout del City, ma lui vuole solo la Lazio»

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La Primavera di Bonatti vola e a trascinarla è Alessandro Rossi. Il giovane attaccante ha iniziato il campionato a mille e anche ieri contro lo Spezia ha realizzato una doppietta, dopo quella contro il Trapani e il poker all’esordio contro il Perugia. Ai microfoni di gianlucadimarzio.com è intervenuto il suo agente, Fabio Guardabasso: «In Primavera è illegale. Sta raccogliendo i risultati del suo lavoro ed è il capocannoniere di tutti i gironi. Viene da una famiglia di cestisti. Sua madre giocava in Serie A, nonno Settimio in Nazionale. Lui era un talento. Secondo gli addetti ai lavori poteva sfondare, ma ha prevalso il calcio. Inzaghi? Lo monitora, l’anno scorso l’ha convocato due volte in prima squadra, contro Juve e Samp. Ma insieme alla società abbiamo deciso di farlo crescere in casa, lui sta rispondendo coi gol. È cresciuto tantissimo, specie mentalmente. Conosce le sue potenzialità. È un leader, un trascinatore. Non a caso è il capitano, l’ha sempre fatto anche nelle giovanili». E adesso sulle sue tracce ci sono anche i top club: «Oggi (ieri, ndr) in tribuna c’era uno scout del Manchester City, Rossi è uno dei talenti più importanti su scala europea, già in estate diversi club l’avevano adocchiato, ma è rimasto a Roma e non se ne pente. L’interesse lo lusinga, ma nulla più. Mantiene i piedi per terra, ha i propri obiettivi. L’altra sera siamo andati a cena, mi fa “io voglio esordire in Serie A, ci arriverò”.». Ma ci sono anche altri obiettivi: «Vuole debuttare in Nazionale (Under 20, ndr)! È incredibile che non sia stato ancora convocato, è un delitto. Ieri ha visto le convocazioni di Evani e ci è un po’ rimasto male. Vuole impegnarsi e raggiungere i suoi amici in azzurro. Alessandro è un calciatore dentro, si sacrifica molto. È un carro armato! I gol parlano per lui, non soffre la pressione. Ammira molto Bruno Giordano e Miro Klose, quest’ultimo l’ha conosciuto l’anno scorso. Lo stima per il suo modo di essere, è un campione dentro e fuori dal campo».

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