2013
“Uno stadio per amico”, convegno sugli impianti sportivi. Lotito: “Il nostro stadio come Disneyland. Siamo pronti, ma se non arriva la legge…”
Nel salone d’onore del CONI é in corso in queste ore il convegno “Uno stadio per amico: stadi e impianti sportivi, risorse per la collettività“, un’occasione di discussione per capire a che punto é la legge sugli stadi e quali sono le prospettive per la costruzione di impianti di proprietà che diventino dei veri e propri centri polifunzionali. All’evento partecipano il presidente del Coni Giovanni Malago’, il presidente ASI Claudio Barbaro, il direttore Centro studi Figc Michele Uva, il presidente della Lega Serie B Andrea Abodi, quello della Lega Pro Mario Macalli, il patron biancoceleste Claudio Lotito, l’amministratore delegato della Roma Claudio Fenucci e il commissario straordinario Ics Paolo D’Alessio. Interessanti fino ad ora le dichiarazioni del delegato allo sport di Roma Capitale, Alessandro Cochi: “Si parla troppo di modello inglese, Roma sceglie Tor di Valle dove deve rispettare determinati parametri tipo allargamento cristoforo colombo, via ostiense e sistemazione depuratore acea. Ci vuole ubicazione anche da parte delle istituzioni per i prezzi della finale di coppa italia. Un po’ fuori mano il progetto Lazio, penso a tutta la polisportiva. Il Barcellona ha tutto vicino al Camp Nou e credo che i tifosi non stiano 13-14 ore all’interno della cittadella dello sport . Sul Flaminio ci saranno investimenti importanti per far sì che non diventi un monumento. Saranno investiti dai 10 fino a 45 milioni di euro. Bisogna fare stadi di proprietà. Dopo la riforma elettorale andrà presa in considerazione la legge sugli stadi. La Juve ha potuto fare tutto ciò perché il Delle Alpi era già uno stadio ed e’ stato rifatto aggirando la legge. Le piste di atletica sono belle per ricordare Mennea e vedere Bolt dal vivo. Per il calcio serve meno capienza. Urge fare gli stadi di proprietà”. Il presidente del CONI Malagò aggiunge: “Il CONI non ha interesse che a Roma ci sia solo lo Stadio Olimpico”.
LOTITO – Anche se con un po’ di ritardo ha preso la parola in conferenza stampa il presidente Lotito: “In questo paese si fa molta demagogia, anche grazie alla salernitana so di calcio a 360° avendo giocato in D e Lega Pro. Quando presi la Lazio proposi alla lega la ricetta per ammortizzare i costi, uno dei punti era lo stadio polifunzionale, fui preso per pazzo, ora però i fatti mi hanno dato ragione. In italia c’è un atteggiamento fariseo, la legge era stata approvata bene o male poi pero ci siamo ingessati. Nessuno vuole fare speculazione incrementando ricavi con rispetto delle leggi. Non esistono speculazioni se è la società che fa lo stadio e non il singolo imprenditore. Quando Real, Bayern hanno chiesto di fare lo stadio, il governo li ha aiutati con le leggi, noi non chiediamo soldi, solo una legge che ci liberi da questa burocrazia vergognosa. Senza la Lega di Serie A non esisterebbe il calcio e per questo va aiutata!! A Roma gente incompetente si occupa delle leggi, visto che dissero ‘Lotito vuole fare lo stadio in zona alluvionale’. Lo stadio h24 risolve 3 problemi: club, sicurezza visto che lo stadio viene monitorato sempre e si conoscerebbero uno ad uno i fruitori, terzo è l’incremento dei ricavi. Il tifoso oggi non ha risorse, bisogna agire sul costo della vita quotidiana, se uno compra una giacca o va al ristorante sa che facendo questo ha aiutato la società. Deve essere come Disneyland, apposto dei pupazzi ci sono i giocatori. Ci sarebbe lavoro fisso per tanta gente. Il Flaminio non rappresenta questi parametri, se si investono 300 milioni la società deve avere un riscontro e il Flaminio non te li porta. La politica deve avere il coraggio di prendere decisioni , deve creare condizioni dove il calcio porti ricavi e lavoro”, ha concluso Lotito.
Dai nostri inviati, Matteo Mansueti e Fabiano Di Stefano