2014
Radu, l’eroe che non t’aspetti: doppietta e dediche speciali a Marchetti e Reja
Il protagonista assoluto della serata di ieri (sul campo) è stato senza dubbi Stefan Radu: il romeno con una bordata mancina dalla distanza (molto simile a quella con cui segnò al Pescara nella scorsa stagione ndr), ha sbloccato la gara portando la Lazio sul momentaneo 1-0. Subito dopo il gol è corso ad abbracciare Federico Marchetti. “E’ il mio compagno di stanza, gli voglio molto bene” ha detto a proposito del portiere di Bassano del Grappa, che è stato titolare l’ultima volta nella disfatta di Verona e dopodiché si è accomodato in panchina senza più rialzarsi. Una circostanza che ha contribuito ad alimentare le voci di mercato e di un probabile divorzio a fine stagione (anche se nelle radio romane circola la voce che Marchetti abbia problemi personali).
Il cuore di Radu, uno dei capitani di questa squadra (per qualcuno un disonore, per i laziali un vanto), lo si è visto anche quando dopo il suo secondo gol (probabile quanto una nevicata in pieno agosto) è corso ad abbracciare Edy Reja. Come riporta Il Corriere dello Sport, anche col tecnico c’è un rapporto viscerale, soprattutto dopo la scomparsa del papà di Stefan: “E’ vero abbiamo un rapporto speciale”, ammette Reja, di cui Radu è una sorta di consigliere personale. “Lo sto convincendo a tirare pure le punizioni. Stefan ha una gran botta. In settimana lo faccio provare a calciare anche dai quindici metri, ma gli ho detto che dev’essere più convinto. Mi auguro che continui ancora a tirare queste stecche”. Conta tantissimo su di lui, Reja: “Lui è molto attaccato alla maglia come Ledesma e molti altri della vecchia guardia. Sono pronti sempre a tirar fuori la prestazione positiva nel momento del bisogno”. Il momento del bisogno adesso è giovedì a Sofia: c’è un risultato da ribaltare e un turno da passare.