2014

Rambaudi attacca: “La Lazio è una squadra da rifondare”

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Roberto Rambaudi, in biancoceleste dal 1994 al 1999, è stato intervistato da La Repubblica sul momento biancoceleste. Ecco le sue parole:

Rambaudi, da cosa nasce il fallimento stagionale della Lazio?

“Reja ha ereditato da Petkovic una squadra apatica, senza mordente. Va assolutamente rifondata”.

Quanti giocatori bisogna acquistare?

“Tanti. Di quelli in rosa ne terrei solo 5 o 6”.

Allora era contrario al rinnovo del contratto di Klose?

“No, quella è stata una mossa giusta. Ho visto il tedesco come si allena, è importante che i giovani lo seguano. E in campo, nelle 20-25 partite che giocherà, può fare ancora la differenza. E Keita è un talento vero, ma anche lui dev’essere funzionale al collettivo”.

Il suo allenatore ideale per la Lazio?

“Qualcuno che abbia un’idea di gioco precisa, e in base a quella vanno scelti i calciatori. Non il contrario, come spesso è stato fatto. È ora di alzare l’asticella. Basta improvvisazioni, serve una strategia tecnica ben determinata. Solo così può arrivare il salto di qualità, che tra l’altro andrebbe a valorizzare anche i successi degli anni scorsi. L’esempio è l’Atletico Madrid: due anni fa hanno puntato su un “comandante” come Simeone, poi sono bastati pochi ritocchi per disputare una stagione esaltante. E non è certo un club ricchissimo”.

Si arriverà mai a una ricucitura tra Lotito e la tifoseria?

“Lo spettacolo dell’altra sera, i 65mila dell’Olimpico, per Lotito sono un assist a porta vuota: basta mettere le persone giuste ai posti giusti e regalare emozioni, così lo stadio tornerà a riempirsi anche per questa Lazio. Ravvedersi su certi aspetti non è sinonimo di debolezza, ma di intelligenza”.

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