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Ripresa, Ranieri: «Ritiro? Non possiamo mettere i giocatori in carcere»
Claudio Ranieri, tecnico della Sampdoria, ha commentato l’ipotesi del maxi ritiro in vista della ripresa del campionato
La questione ripresa fa ancora discutere. Al Corriere della Sera, Ranieri – tecnico della Sampdoria – ha commentato l’idea del maxi ritiro per il rush finale di campionato:
«Sono d’accordo con chi dice che la stagione va finita, così non si arrabbia nessuno. Ma nei termini e nei modi giusti. La salute viene prima di ogni altro interesse. Non bisogna ripartire perché dobbiamo, ma farlo quando siamo certi che tutto andrà bene. I giocatori sono chiusi in casa da quasi due mesi e stanno dando i numeri. Tra un po’ parlano con i muri… Molti sono da soli, con la famiglia lontana. E dovrei portarli in ritiro un altro mese con la prospettiva di tenerli isolati anche durante le partite? Sarebbero quattro mesi di clausura, non è credibile. Le nostre case sono diventate il posto più sicuro del mondo. Perché dovremmo andare in albergo ed entrare in contatto con il personale della struttura? Questo vale anche per tutto il gruppo squadra, una cinquantina di persone. Non possiamo metterli in carcere, altrimenti più che fare lo psicologo, rischio di dovermi trasformare in uno psichiatra».